Il Gargano disse che

Nobile (SI) e Rizzi (Cons. Foggia): “4 obiettivi per rilanciare il Parco del Gargano” INTESA ENTE PARCO GARGANO


Nobile (SI) e Rizzi (Cons. Foggia): “4 obiettivi per rilanciare il Parco del Gargano” 
INTESA ENTE PARCO GARGANO  Di: RedazioneFoggia. ”Si è discusso nelle ultime settimane, in prossimità del rinnovo della presidenza dell’Ente Parco del Gargano, del ruolo assolto dal Parco stesso e della necessità di recuperare appieno la vision che portò oltre vent’anni fa alla sua istituzione. L’attuale legge 394/91, istitutiva dei Parchi e delle Aree protette italiane, ha certamente bisogno di aggiornamenti e di manutenzione relativamente alle criticità causate da norme disattese e da distorsioni applicative. Ma il testo di riforma in discussione in Parlamento, sana queste criticità esistenti, con il rischio concreto di consegnare gli Enti Parco alle logiche di degenerazione localistiche e partitocratiche. Come afferma Serena Pellegrino, vice capogruppo alla Camera di Sinistra Italiana e Vice Presidente della VIII Commissione della Camera dei Deputati Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici «Ne deriverebbe, ad esempio, una sorta di condono del fatto che alcune aree protette, svuotate delle funzioni e del ruolo istituzionali, oggi sembrano agenzie del turismo, grandi pro loco piuttosto che luoghi dedicati alla conservazione, alla tutela, alla promozione e alla valorizzazione dell’immenso patrimonio che possediamo». Proprio quello che ha fatto, e non bene, negli ultimi quindici anni il Parco Nazionale del Gargano.  Il dibattito e lo scontro politico si è concentrato sulla nomina del Presidente e solo da alcune parti è venuta una riflessione seria sulla gestione del Parco in questi anni e sul futuro.In particolare, condividiamo molto delle posizioni e riflessioni contenute nei documenti prodotti dalle associazioni ambientaliste, e non si può non condividere appieno il giudizio fortemente critico se non del tutto negativo sulla gestione degli ultimi anni.  Il ritardo nella approvazione degli strumenti di pianificazione, (Piano Parco e Piano pluriennale), il mancato raccordo con il piano paesaggistico regionale, gli sprechi e il mancato utilizzo di risorse finanziare decisive, l’abbandono dei centri visita, la rinuncia a svolgere appieno il ruolo di avamposto della legalità contro l’abusivismo e il degrado ambientale, e si potrebbe continuare.  Il Parco Nazionale del Gargano ha tutti i numeri e le risorse per poter essere il centro strategico di un modello di sviluppo sostenibile di una area vasta di valore nazionale. É tempo di compiere un salto di qualità, addivenendo a scelte di persone che abbiano le competenze e l’esperienza che confermino gli obiettivi da raggiungere. Proponiamo quattro obiettivi stringente che devono vedere impegnati il PNG e gli enti locali insieme alla comunità del Parco: Approvare subito il Piano del Parco Tempi certi per dotare l’ente degli strumenti di pianificazione previsti dalla legge. Approvare subito il piano del parco e il piano socio-economico. Il piano del Parco è un atto fondamentale di indirizzo dell’attività dell’ente. Il ritardo con cui si è proceduto finora non ha consentito né un ruolo attivo di tutela né la valorizzazione dei beni naturali ed ambientali del promontorio.  Ciò ha determinato una cattiva immagine del ruolo del Parco stesso, la sua natura inutilmente vincolistica sulla carta che di Quattro obiettivi per rilanciare il Parco nazionale del Gargano: Piano per il Parco, lotta all’abusivismo, mobilità e cabina di regia partecipata tra cittadinanza ed istituzioni fatto ha consentito che la mala gestione del territorio proseguisse tranquillamente, se non di fronte ad interventi eclatanti propri della attività di repressione della Guardia di Finanza o della Forestale che per loro natura sono postumi e, quindi, con danni rilevanti sul territorio. Insomma siamo ad un caso di rinuncia a perseguire una missione e questo ci pare un fallimento grave.  Lotta all’abusivismo e all’illegalità Utilizzare gli strumenti della legge e le risorse disponibili per il ripristino dei siti violati, per contrastare la violenza dei crimini e dell’illegalità che controlla pezzi di territorio, il degrado ambientale e il dissesto del territorio. In questi anni nel territorio garganico più che altrove abbiamo assistito ad un cambiamento strutturale del fenomeno criminale. Le sentenze e le indagini della magistratura testimoniano di un salto di qualità nella rete organizzativa e nella presenza di promiscuità ed infiltrazioni gravi. Non dimentichiamo che il comune sede del Parco è stato commissariato per infiltrazioni mafiose. Come per gli enti locali, anche per il Parco questo tema richiede un cambio di registro radicale.  L’attività di tutela del territorio, della sua fruibilità collettiva, della cura del bosco, dell’adeguamento a parametrio e norme di legge della attività di allevamento, non sono solo un vincolo, ma un’occasione di sviluppo sostenibile nella legalità. Far funzionale il Parco significa contribuire a ripristinare un clima di legalità e di serenità per le comunità, frenare lo spopolamento delle aree più disagiate, perché bisogna evidenziare che ad eccezione di San Giovanni Rotondo per ragioni diverse, i comuni del Gargano sono in fase di arretramento demografico e di invecchiamento della popolazione.  Otto progetti strategici Mettere in cantiere gli 8 progetti strategici previsti dal piano del Parco e dal piano socio-economico: Biodiversità, Mobilità, Fruizione, Masserie, Cultura e Turismo, Ambiente lagunare e fascia costiera, Tremiti, Paesaggio delle tradizioni e dell’innovazione. Questi temi sono il cuor e della attività dell’ente. La ricchezza della natura, la memoria da conservare e valorizzare contenuti negli habitat del promontorio, la mappa delle specie in via di estinzione, che il volontariato scientifico e le istituzioni della ricerca hanno evidenziato in questi anni, sono un inestimabile patrimonio tale da rappresentare un avamposto alla globalizzazione mercificante del territorio in atto. A volte si ha la sensazione che non vi è la giusta consapevolezza dell’importanza di questo patrimonio. Il Parco ha fatto poco su questo e finora non ha prodotto le azioni che si aspettavano. E solo un esempio ma si potrebbe continuare su questi e gli altri temi strategici già indicati.  Cabina di regia tra le istituzioni e i cittadini Cabina di regia unica tra Parco, Comuni, Gal, Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Arif, e avviare percorsi inediti di sviluppo locale che valorizzino pienamente una strategia di sviluppo dal basso (Botton Up). Pensiamo che una strategia di sviluppo locale dal basso sia da rilanciare con forza, al fine di cogliere alcune opportunità rivenienti dalla programmazione comunitaria in atto, PSR, Fondi per le zone svantaggiate, programmi comunitari sull’ambiente ecc. Grandi infrastrutture significa produrre innovazioni e sviluppare linee di sviluppo integrative a quelle esistenti. Si parla di infrastrutture stradali ma si dimentica per esempio che l’unica infrastruttura, con tutti i limiti esistenti, è stato il prolungamento e la nuova tratta ferroviaria delle Ferrovie del Gargano che di fatto hanno accorciato le distanze tra comuni e con il comune capoluogo con un impatto ambientale sostenibile. Con mirati e migliori investimenti nel sistema ferroviario e nel trasporto pubblico verso gli aeroporti di Bari e Pescara si creerebbe un essenziale servizio turistico per tutto il Gargano. Le Ferrovie del Gargano dovrebbero ascoltare meglio l’utenza che da tempo lamentano la mancata corrispondenza dei treni loro treni con quelli di Trenitalia. Anche questi accorgimenti valorizzano gli investimenti offrendo al territorio un servizio essenziale a costo zero. La mobilità pubblica e collettiva può essere una grande opportunità di sviluppo per il Gargano molto più di tante mega infrastrutture costose ed impattanti.  Sviluppare ognuno di questi obiettivi è possibile per riprende il filo della speranza e della ripresa di un entusiasmo collettivo. ” (nota stampa)