Vico/ La Pala settecentesca è del napoletano Rossi. E’ conservata nella chiesa del Purgatorio
StampaEmail È il napoletano Nicola Maria il pittore che ha dipinto la Madonna del Suffragio conservato nell'omonima chiesa di Vico del Gargano. È quanto emerso dopo il restauro della pala settecentesca celata da diversi strati di olio e vernici che ne avevano compromessa la lettura, eseguito da Maria Elena Lozupone sotto la supervisione della Soprindentenza dei beni culturali di Bari. Un intervento che restituisce a Vico del Gargano un capolavoro della pittura napoletana d'età barocca, firmato da uno dei protagonisti della storia dell'arte partenopea del Settecento. Nato a Napoli nel 1690, nel 1706 Rossi entrò adolescente nello studio del celebre pittore Francesco-Solimena che stando alle testimonianze del tempo talvolta non si riusciva a distinguere i suoi lavori da quelli del maestro. Aperta la propria bottega, ebbe tra gli allievi un giovane destinato a grande gloria: Corrado Giaquinto. Gran parte delle opere di Rossi sono conservate a Napoli, ma molti lavori gli furono commissionati da diverse località del Regno e non solo. Nel 1725 la sua fama lo portò addirittura a Vienna, dove decorò il palazzo del marchese Refrano. Tornato a Napoli, fu considerato degno di lavorare per la Corona e chiamato ad affrescare le sale dell'appartamento della regina a Palazzo Reale (mentre Solimena affrescava l'appartamento del re). Morì nella capitale borbonica il 23 aprile 1758. Alla sua maturità può agevolmente riferirsi la sontuosa pala realizzata per Vico, opera di alta qualità pittorica, destinata all'altare maggiore della chiesa del Purgatorio e poi trasferita su una parete laterale per collocare la statua ottocentesca raffigurante la stessa Madonna del Suffragio. Nella scenografica composizione apparecchiata dall'artista, affollata di figure angeliche e anime lambite dalle fiamme purificatrici del Purgatorio, la Vergine domina lo spazio ma non ne è la reale protagonista. Ora la scoperta che dà ancora più valore all'opera conservata nella chiesa di Vico del Gargano. Tutto merito di un restauro.