Il Gargano disse che

Benedetta noia. Quella mela caduta da un albero sulla testa di Newton "Ora mi annoio più di allora, neanche un prete ...


Benedetta noia. Quella mela caduta da un albero sulla testa di Newton "Ora mi annoio più di allora, neanche un prete per chiacchierare", canta Celentano in Azzurro. Eppure la noia è positiva per tutti, anche per gli adulti. 
Abctribe.com  Di: Redazione    40000La storiella del grande scienziato inglese Isaac Newton (1643-1727) che mentre sonnecchia annoiato sotto un albero è colpito da una mela caduta da un albero, non è leggenda. Lo dice la Royal Society che pubblica l’antica testimonianza di un amico di Newton che assicurava la veridicità del fatto. Da quella noia e da una mela caduta in testa nasce la legge di gravità “E mo’ che faccio?” Questa è la domanda che tutte le mamme temono. Specie quelle “progressiste”, che terrorizzate si affannano a trovare qualcosa da far fare al figlio annoiato. E non è facile in queste giornate torride: non si può uscire di casa e il vento forte non invoglia nemmeno ad andare al mare. E poi a Manfredonia e in molte città del Sud il verde si riduce a pochi alberi. “Se almeno le scuole fossero aperte”. La richiesta di tenerle aperte durante l’estate è ricorrente. Molti governi ci hanno provato. Ora ci stanno riprovando. Le scuole sono normalmente aperte in estate, i bidelli sono in servizio e anche gli uffici di segreteria. Il problema sono gli insegnanti. I sindacati ci tengono a distinguere: assistenza e scuola. Due funzioni diverse. La scuola forma e non assiste. E anche i genitori, che auspicano l’apertura, non vogliono che diventi un parcheggio. Ma poi nella scuola aperta che cosa fare? Ripetizione del programma, giochi, letture, cinema (e gli insegnanti direbbero: ma noi non siamo preparati!). Da metà giugno a metà settembre. Più vacanze di tutti gli altri paesi europei. O meglio negli altri paesi le vacanze sono spalmate diversamente. La lunga vacanza estiva a livello scolastico è un problema serio. Si perde quello che si è guadagnato. Nel nuovo anno, almeno due settimane o il primo mese sono di ripetizione, soprattutto nella lettura e comprensione di testi. Anche alle scuole superiori: 15-20 giorni per riprendere e poi cominciano le agitazioni studentesche. Se si esce a piedi per la città, si vedono ragazzi e bambini che si contendono piccoli spazi, angoli o vicoli. La scuola chiusa è un incubo per i genitori. Soprattutto di alunni di scuola elementare e media. Ci sono i nonni, vacanze studio, sport, ludoteche, Grest, chat e tanta TV (nei garage). Abbiamo perso il vizio o il gusto della noia. Guardare il cielo, la pioggia, il paesaggio, passeggiare da soli… Assediati dalle connessioni si ha tutto in pochi istanti e la capacità di attenzione di un essere umano è di 8 secondi (era di 12 una quindicina di anni fa). Riempire la nostra vita di stimoli ci rende meno disponibili ad attività che rallentano il ritmo: lettura, una lezione, una riunione. “Ora mi annoio più di allora, neanche un prete per chiacchierare”, canta Celentano in Azzurro. Eppure la noia è positiva per tutti, anche per gli adulti. Una fondazione inglese ha proposto 50 cose importanti da fare prima dei 12 anni. Le prime: arrampicarsi su un albero, far rimbalzare i sassi in acqua, correre sotto la pioggia, pescare con il retino, vedere l’alba… Vogliamo proporne altre? Al molo vedere le stelle cadenti, giocare a chi vede le cose più strane nelle nuvole, collane di conchiglie… Insegnare a giocare a carte, a dama, a scacchi. I genitori possono leggere un libro con i figli. Leggere per qualcuno è un atto d’amore e come tale viene recepito. “Le parole lette ad alta voce sono carezze”. E si aprono gli occhi dell’immaginazione che è una funzione straordinaria, l’intelligenza del futuro. Ma per giocare, leggere, stare con i bambini e i ragazzi bisogna divertirsi davvero e non fare finta. Picasso diceva di aver impiegato tutta la vita per imparare a disegnare come un bambino. (A cura di Paolo Cascavilla – fonte futuriparalleli.it)