Il Gargano disse che

Gargano/ Quattro milioni di vacanzieri, ma sinora nessuna emergenza nei Pronto Soccorso


Gargano/ Quattro milioni di vacanzieri, ma sinora nessuna emergenza nei Pronto Soccorso StampaEmail 
 Alla guardia turistica di Vieste, epicentro delle vacanze sul Gargano, arrivano in media cento pazienti al giorno. Piccole medicazioni, qualche richiesta di ricetta per l'acquisto di farmaci da parte di vacanzieri residenti altrove (e che dunque non hanno il proprio medico di famiglia a portata di mano). Finora il trend è stato questo e siamo ormai alla metà dell'estate. Il Pronto soccorso maggiormente sotto controllo della Capitanata (dopo quello degli Ospedali riuniti di Foggia) ha risposto finora «egregiamente» alla pressione dei turisti che comunque di norma dovrebbero affollare le spiagge, non i centri medici. «Si reca in vacanza la gente che di norma sta bene - dice infatti Michele Carnevale, direttore del distretto sanitario di Vico del Gargano (che comprende anche Vieste e altri sette comuni) - da noi arriva giusto quel 10 per cento di persone che accusano qualche malore, soffrono di patologie comunque curabili anche stando fuori casa. Finora emergenze non ce ne sono state, incrociamo le dita e andiamo avanti. Anche se, voglio rassicurare tutta la popolazione dei vacanzieri, siamo attrezzati anche per questo». Sul Gargano si calcolano ogni anno 4 milioni di arrivi durante il periodo giugno-agosto, il promontorio foggiano detiene anche quest'anno lo scettro di luogo più gettonato delle vacanze in Puglia con il 36 % delle presenze su scala regionale (il Salento è giusto di un punto sotto al 35%). Centri vacanze, residence, alberghi e affittacamere sono quasi tutti pieni, l'affluenza anche quest'anno è stata massiccia. Non a caso l'Asl, sulla scorta di queste previsioni, aveva predisposto un piano-sicurezza per il turismo estivo concentrando su Vieste e centri limitrofi il maggior numero di forze in campo. «Su Vieste abbiamo affiancato il secondo elicottero per il 118 dedicato proprio alla stagione estiva - commenta Antonio Battista, direttore sanitario dell' Asl di Foggia - per fortuna finora i due elicotteri del 118 (il primo attivo tutto l'anno: ndr) non si sono quasi mai levati in volo. Siamo ovviamente governati dalla centrale operativa di Foggia, in caso di necessità è pronto ad alzarsi un elicottero per raggiungere uno dei due ospedali principali della Capitanata, gli Ospedali riuniti di Foggia e Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo». «Quanto alla sanità di territorio - riprende Carnevale - possiamo dire che è equamente distribuita su tutte le aree dove è alta la concentrazione turistica: abbiamo guardie turistiche a Rodi, Vico, San Menaio, Pugnochiuso, Peschici, alle Isole Tremiti. Riteniamo che questo assetto raggiunto sia ottimale - aggiunge il direttore del distretto di Vico - dopotutto non possiamo aspettarci nemmeno che d'estate la popolazione residente intasi i pronto soccorso, se non per necessità: visto che ognuno rinvia gli esami diagnostici a settembre». Quadro «nella norma» anche nel resto della provincia. «A Cerignola - informa Battista - abbiamo appena assunto tre medici per sopperire ai vuoti in organico, a San Severo invece i medici del 118 collaborano con i colleghi del Pronto soccorso. I problemi riguardano i grandi ospedali - conclude il direttore sanitario - la gente ci va per qualsiasi motivo intasando i servizi». Massimo Levantacigazzettamezzogiorno