Il Gargano disse che

Il fascino del Gargano richiamo per turisti vip. Tra gli ultimi arrivi il premier bielorusso e il ministro dell'interno


Il fascino del Gargano richiamo per turisti vip. Tra gli ultimi arrivi il premier bielorusso e il ministro dell'interno austriaco. StampaEmail 
 A inventare il turismo sul Gar­gano fu Enrico Mattei. Il padre pa­drone dell'Eni, dopo aver sorvolato il promontorio alla fine degli anni Cin­quanta si innamorò di questo lembo di terra sperduto, senza collegamenti, senza strade, privo di infrastrutture, e decise di realizzare Pugnochiuso, a ridosso di Vieste, ancora oggi tra i luoghi più incantevoli del Mediterraneo. Ne sono trascorsi di stagioni ed il Gargano, da quel seme germinale che fu appunto il complesso realizzato dal­la Semi (società dell'Agip) ne ha fatta di strada: oggi è la locomotiva del turismo pugliese con località che superano le due milioni di presenze come Vieste e detiene quasi il 40% dei posti letto dell'intera regione. Un luogo che continua ad attrarre, anche vip internazionali, e mentre nel Salento attendono Emmanuel Ma­cron (annunciato a San Vito dei Nor­manni) e nella terra di Bari Ivanka Trump (annunciata a Monopoli),· sul Gargano esponenti del mondo politico internazionale ci sono in carne ed ossa nuotano tra Peschici è Vieste e fanno escursioni anche all'interno, ad esem­pio per ammirare i siti Unesco come la grotta dell'Arcangelo Michele a Monte Sant'Angelo (l'unica chiesa non consacrata al mondo) e le faggete della Foresta Umbra. Tra gli ultimi arrivati c'è il Primo ministro della Biolorussia, Andrej Kabjakou ed il Bundesminister (mi­nistro degli Interni) della Repubblica d'Austria, Wolfgang Sobotka. Con le loro famiglie hanno fatto tappa proprio a Monte Sant'Angelo e non solo per visitare luoghi sacri e monumenti (ca­stello, tomba di Rotari, rione Junno) ma anche per una immersione a 360 gradi nella, cucina garganica, come quella del rinomato chef internazio­nale Gegé Mangano, titolare dei «Galantuomini» e più volte ospite alle fortunate trasmissioni sulla cucina di Rai e Sky. «È stata una belle esperienza perché oltre a degustare i nostri piatti si sono ovviamente informati sulla preparazione e sulla provenienza dei prodotti. Per me è stata una bella gratificazione, spiega lo chef montanaro che ha proposto un menu che comprendeva il Cuciniello (crema di pomodoro con mousse di ricotta e tuorlo d’uovo scottato); un caldo freddo con cicoriella di campo e purea di fave fredda; Maccheroni con crema di marasciuoli e olio Evo ed infine un “TiramiSud”. Il tutto innaffiato con spumante e vini della pro­vincia di Foggia. Presenze importanti che si affian­cano a quelle tradizionali e dei nuovi arrivati. I dati raccolti da Assoturismo della Confesercenti foggiana hanno confermato il trend positivo ed un au­mento delle presenze con un più 5% di stranieri, in particolari tedeschi, fran­cesi, svizzeri e austriaci, ma in queste ultime settimane si sono visti anche inglesi e statunitensi. «Il 2017 si sta confermando un anno florido per le aziende turistiche. Oc­corre approfittare per investire in competitività e per affrontare alcuni nodi strutturali del sistema pugliese. Vanno realizzati interventi a basso co­sto, ma ad alta efficacia. Dobbiamo, da regione leader dei beni Unesco, espri­mere modelli di gestione del territorio che siano efficaci», spiega Bruno Zan­gardi, responsabile di Assoturìsmo della provincia di Foggia. «Sfruttiamo le potenzialità del tax free shopping in chiave di attrattività, ma dobbiamo completare le infrastrutture necessarie ed accelerare soprattutto le proce­dure per attivare l'aeroporto di Foggia per conquistare i mercati emergenti come Russia, Cina e India», aggiunge Alfonso Ferrara, presidente della Confesercenti Foggia. Filippo Santigliano