Il Gargano disse che

Gargano pieno, ma di affittacamere. Spopolano gli Airbnb, diversi alberghi e centri vacanze ancora liberi a ferragosto


Gargano pieno, ma di affittacamere. Spopolano gli Airbnb, diversi alberghi e centri vacanze ancora liberi a ferragosto StampaEmail 
 .Turismo a gonfie vele in Capitanata, il trend dei 4,3 milioni di presenze dello scor­so anno verrà quasi certa­mente confermato. Pur tra qualche distinguo. Sul Gar­gano ad esempio gli operatori stanno assistendo a una sorta di mutazione genetica fra af­fittacamere sempre più ag­gressivi, strutture abbando­nate in preda all'incuria (si pensi allo scempio dì Baia San Felice) e nuove abitudini dei vacanzieri. Prendiamo il costo ormai molto competitivo degli alberghi che sta finendo per soppiantare i residence: que­st'anno il fenomeno appare molto più diffuso, rivela Gino Notarangelo, storico proprie­tario del centro vacanze "Gat­tarella", presidente di Fede­ralberghi in Capitanata: «11 turista è diventato molto più comodor non vuole più nem­meno prepararsi da mangiare, preferisce andare al ristoran­te. Un cambiainento incorag­giato dal fatto che i prezzi degli alberghi in pensione completa sono ormai appe­tibili quasi quanto quelli dei residence. Secondo me - ag­giunge - siamo in una fase di cambio generazionale del tu­rismo: come nell'anno 2000 ci fu il passaggio dal camping al residence, oggi il nostro modo di fare vacanza è inteso come il "non fare niente", dunque più orientato verso il servizio completo». E poi c'è il feno­meno, inquietante per molti imprenditori delle vacanze, degli Airbnb ovvero gli af­fittuari di casa propria che cedono ai turisti a pagamento (spesso in nero) porzioni, stanze o interi appartamenti senza pagare le tasse (sotto­lineano i detrattori) e .. sfug­gendo a ogni genere di con­trolli poichè, trattandosi di domicilio privato, difficilmen­te la Guardia di finanza po­trebbe mettervi il naso (se non su mandato del magistrato). Una situazione a macchia di leopardo ma a quanto pare in fase di espansione, monito­rata da Federalberghi con preoccupazione anche perchè si tratta di una concorrenza infida, sfuggente, ma alquanto insidiosa come dimostrano i dati. Quali? «Quelli dei con­sumi: i supermercati, i risto­ranti, i servizi in genere non hanno subito sul Gargano la minima flessione anche nel periodo d'inizio estate in cui si faceva fatica a riempire i centri vacanze, E' il caso dei beni primari - dice Notaran­gelo - ovvero la spesa che si fa al supermercato, che acqui­stati in misura maggiore ri­spetto a. un anno fa, ce lo dicono i fornitori con i quali siamo costantemente in con­tatto. Dove vanno tutte queste persone se nei residence a giugno e parzialmente anche a luglio c'è stato un calo di presenze? Tutti escursionisti del fine settimana? Non credo proprio». Federalberghi ha censito in Puglia 22m ila indirizzi di af­fittacamere con il sistema del­la community: privati iscritti al portale Airbnb, in contatto con i turisti in arrivo (iscritti anche loro al portale) e che riversano sul territorio I una massa di persone di cui non si conosce praticamente nulla. «Gli affittacamere si organiz­zano sul territorio attivando anche una serie di servizi come per le pulizie - informa il presidente provinciale di Fe­deralberghì - è un sistema che si struttura e non conosce sosta. Parliamo in Puglia di almeno mezzo milione" di utenze in più, Gargano e Sa­lento ovviamente sono i re­cettori principali di questo ti­po di flusso incontrollato». Gli operatori hanno chiesto anche il supporto di Puglia­promozione, l'agenzia regio­nale per. lo sviluppo che ha condotto proprio di recente una campagna a beneficio dell'immagine della Puglia tu­ristica nel mondo- «Nella nostra regione abbiamo 5mila strutture turistiche - dice No­tarangelo - che non bastereb­bero a soddisfare tutte le ri­chieste di nuovi arrivi se il flusso incontrollato di vacan­zieri non finisse verso altri rivoli. Nulla contro gli affit­tacamere, ma che almeno pa­ghino le tasse come fanno tutti gli "albergatori. Altrimenti questo è dumping, concorren­za sleale. Sul Gargano - con­clude - ci difendiamo ancora bene grazie a una tradizione consolidata, ma per non far scappare il turista abbiamo messo in atto una serie di azioni e affrontato vari ob­blighi, di natura fiscale e nor­mativa. Un equilibrio che i privati oggi minacciano di far saltare».Massimo Levantacigazzettacapitanata