Il Gargano disse che

Mattinata/ Orchidee, quella piacevole invasione che dura da gennaio a settembre


Mattinata/ Orchidee, quella piacevole invasione che dura da gennaio a settembre Stampa Email
Come mai ben 92 delle 102 specie di orchidee presenti in Puglia e delle circa 280 specie italiane sono pre­senti nel Gargano? E come mai 60 crescono intorno a Mattinata? Il Gargano è baciato dalle orchidee selvatiche, che di questa terra sono un valore aggiunto. Lo racconta una guida che si chiama «Or­chidee spontanee nel Parco Nazionale del Gargano», scritta da Angela Rossini e Giovanni Quitadamo, che curano anche un sito www.orchideedelgargano.it per narrare della grande variabilità delle or­chidee che proprio qui sono molto fre­quenti. La nutritissima popolazione di orchidee che fiorisce da gennaio a set­tembre nella zona di Mattinata ispira suggestive visioni e fantasiose domande. Se intorno a Mattinata le orchidee si tro­vano dappertutto, sotto i guard rail lungo le strade, nelle fessure delle rocce carsiche, nei prati, tra l'erba, dove capita che vengono mangiate da pecore, capre e mucche, ci deve essere un ambiente spe­ciale che favorisce un così massiccio in­sediamento. Abbiamo chiesto ad Angela Rossini, cui è stata dedicata una specie di orchi­dea, la Ophrys x rossiniae, come mai nel Gargano ci sono così tante orchidee spon­tanee. «Il parco nazionale del Gargano- spiega - presenta un'infinita varietà di ambienti ancora non antropizzati, un ha­bitat in buono stato di salute che favo­risce la straordinaria presenza di orchi­dee spontanee. Le condizioni climatiche sono particolarmente favorevoli e le fio­riture vanno da gennaio a settembre. il periodo migliore però è la primavera». Perché la zona di Mattinata è così fa­vorevole alla vita delle orchidee? «il no­stro territorio, che si articola in ambienti diversi, situati a quote altimetriche va­riabili, è ecologicamente integro e pre­senta particolari condizioni climatiche e fitogeografiche. Il risultato di queste combinazioni permette la presenza di popolamenti archeologici e differenziati. Quella che oggi definiamo Ophrys mat­tinatae in passato era stata erroneamente confusa con la specie orientale Ophrys bremifera, che però non è presente in Italia. Osservazioni recenti e accurate hanno consentito di confermare scien­tificamente che si tratta di una specie nuova. Ho suggerito il nome mattinatae». Esistono forme di protezione delle or­chidee spontanee, per impedire che se ne faccia incetta? «Alcune specie di orchidee presenti nel comune di Mattinata sono molto rare e a rischio scomparsa. La leg­ge tutela queste piante vietandone la rac­colta e la detenzione, ma finché non ci sarà una presa di coscienza generalizzata sul loro valore ambientale, non si potrà tutelarle in maniera efficace. Le orchidee non vanno raccolte e non vanno estirpate perché non fioriscono fuori dal loro am­biente naturale, senza i propri insetti im­pollinatori. Sono molto selvatiche e le­gate al proprio territorio. E' impensabile credere di poterle piantare nel giardino di casa e vederle sopravvivere». Francesco Bisceglia