Il Gargano disse che

Donne, mai più «piedi freddi» con le suolette di Alessandra


Donne, mai più «piedi freddi» con le suolette di AlessandraE ora la sua invenzione Aria Wearables sta per sbarcare sul mercato a prezzi competitivi
26 Settembre 2017
di ANNA LANGONEL’hanno chiamata soletta smart, soletta intelligente, di certo quella inventata da Alessandra Antonetti è una soletta utile, che risolve un grosso problema: i piedi freddi. «Sì, sono partita proprio da qui, dall’esigenza di trovare un rimedio a questo problema che affligge soprattutto le donne», dice Alessandra. Studiando e sperimentando a lungo è nata Aria Wearables, la soletta che grazie alla sua tecnologia riscalda (o raffredda) il piede, ma fa molto altro. Ad esempio, spiega Alessandra, «Il dispositivo tiene sotto controllo la temperatura del piede e ci dice se siamo a rischio di piede diabetico».Foggiana, dopo la laurea in Architettura a Pescara, Alessandra decide di specializzarsi a Barcellona e qui scocca la scintilla dell’idea che è diventata un marchio brevettato con annessa produzione di prototipi in cui hanno parte rilevante ingegnerizzazione e digitalizzazione, per citare soltanto due dei termini tecnici che caratterizzano questa fase preliminare alla commercializzazione.La missione (riuscita) di Aria Wearables è quella di garantire, grazie ai suoi sensori, un comfort termico costante. Prima soletta per le scarpe che riscalda e raffredda il piede, Aria monitora in realtà l’intero status termico corporeo. Importanti le applicazioni: la soletta è utile a chiunque ma soprattutto a sportivi e diabetici, che per la prima volta avranno un rimedio che allevia subito il disturbo ai piedi e tramite un algoritmo studia le esigenze del paziente, creando l’ambiente termico più adatto. L’atleta invece con Aria potrà migliorare le sue performance e raggiungere nuovi obiettivi sportivi.Il risultato è il miglioramento complessivo della vita ma anche la prevenzione, perché i dati acquisiti grazie alla soletta serviranno al medico curante oppure allo specialista, che li leggerà con un’App, per prevenire altri disturbi e personalizzare la terapia del paziente.Lo scorso luglio Aria, che viene presentata a manifestazioni specializzate, come il Maker Faire di Roma, ha ottenuto il brevetto italiano e sta estendendo la proprietà intellettuale in Europa ed all'estero. E’ in corso la fase di industrializzazione del prodotto per poterlo certificare sia a livello sportivo che medicale. «Ci interessa partire sul mercato - spiega Alessandra - con entrambe le certificazioni, anche se quella medicale comporta tempi più lunghi perché i controlli sono numerosi».Il percorso però è partito e si lavora a pieno ritmo a Milano, Roma e Foggia, le tre sedi dell’azienda. Non è difficile ipotizzare che la soletta innovativa approderà sul mercato in pochi mesi, con un ulteriore appeal aggiunto alle sue caratteristiche: il prezzo competitivo. «Basandoci sui prezzi di mercato già esistenti - specifica Alessandra - contiamo di poter vendere la soletta sportiva a 100 euro, quella per uso medicale a un prezzo compreso tra i 150 ed 190 euro».Grande euforia in tutto il team che ha reso possibile la realizzazione dei primi prototipi funzionanti. Con Alessandra Antonetti, CEO (amministratore delegato) ed architetto/designer parametrico, Eros Brienza, socio di Alessandra, CTO (direttore tecnico) e iOS senior developer, Raffaele Gesualdo, perito elettronico ed hardwarista e Massimo Iannantuoni, ingegnere informatico e firmwarista.