Il Gargano disse che

Sono iniziate in Commissione di studio e di inchiesta sul fenomeno della criminalità


Sono iniziate in Commissione di studio e di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia. Rosa Barone: “A Vieste sotto pressione dei clan quasi tutti gli operatori turistici”. Stampa Email
Le audizioni di associazioni e stakeholders, convocate per completare la redazione del Testo Unico della Regione Puglia su legalità e antimafia sociale. Ad essere auditi oggi l’avvocatessa Angela Maralfa, Coordinatore regionale FAI Puglia (Federazione Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane), Giuseppe Cavaliere Presidente della Fondazione Buon Samaritano di Foggia e Paolo Vitti della Consulta Nazionale Antiusura Giovanni Paolo II Onlus. “Prevenzione e informazione -dichiara la presidente della Commissione Rosa Barone - sono gli aspetti su cui si sono maggiormente soffermati gli auditi. È emersa la necessità di far conoscere quali siano i benefici della denuncia e pubblicizzare le attività delle associazioni antiracket e antiusura. Molto spesso - continua - chi non denuncia continua a subire per paura di ritorsioni; per questo è necessario prevedere un fondo apposito per campagne di prevenzione e informazione finalizzati a diffondere e illustrare i risultati raggiunti finora grazie alle importantissime denunce delle vittime. Accogliamo anche l’invito rivolto dalle associazioni di prevedere nel Testo un Fondo regionale di Garanzia che si aggiunga a quello nazionale antiusura, la cui dotazione negli anni è stata purtroppo notevolmente ridotta”. Dalle audizioni è emerso che in Puglia le estorsioni sono legate prettamente alle organizzazioni criminali, strutture organizzate che per questo riescono ad avere forza prevaricatrice. La Provincia maggiormente vessata dal racket è quella foggiana, in particolare il comune di Vieste, dove quasi tutte le realtà che hanno a che fare con il turismo hanno ricevuto richieste dai clan. Purtroppo qui il tessuto sociale è fortemente intimorito e nella maggior parte dei casi le vittime di estorsioni non denunciano.“È importante prevedere campagne di educazione alla legalità - incalza Barone - che coinvolgano i ragazzi, perché è da loro che può nascere il cambiamento. Non lasceremo soli i cittadini che devono sentire forte e radicata sul territorio la presenza delle istituzioni. Per questo abbiamo in programma qui, come nel resto della regione una serie d’iniziative di sensibilizzazione”Per quanto riguarda l’usura, la causa principale è il sovraindebitamento che spinge le vittime a rivolgersi alla criminalità: “Nel testo che stiamo elaborando - continua la Presidente Barone- ci è stato chiesto di prevedere un richiamo importante alla responsabilità, ovvero indicare al cittadino cosa può fare in prima persona. L’obiettivo è costruire un testo che sia realmente fruibile dai destinatari; per questo convocheremo a breve in audizione i rappresentanti delle Prefetture Pugliesi per comprendere quale e in che termini una nuova legge per il contrasto all’usura potrebbe contribuire a facilitare il loro lavoro”.