Il Gargano disse che

Manicomio Gino Lisa/ Ora basta con gli scherzi sulla pista


Manicomio Gino Lisa/ Ora basta con gli scherzi sulla pista Stampa Email
Le puntualizzazione di Aeroporti di Puglia a proposito dei due pesi e due misure per i lavori alla pista dello scalo internazionale di Bari e quelli, attesi da una vita, per il regionale di Foggia, sono nella forma corrette. E del resto, AdP, che è ente strumentale della Regione Puglia, non fa altro che materializzare gli input di ordine politico del suo azionista di riferimento, la Regione appunto.Tuttavia tra i due “appalti”, quello megamilionario dello scalo di Bari Palese e quello con le “briciole” riservate al Gino Lisa di Foggia, c’è eccome una differenza di sostanza, che richiama proprio ai due pesi e due misure, di ordine politico e di vendoliana memoria, che hanno di fatto ostacolato la ripresa dell’attività dell’aeroporto di Foggia, uno scalo che punta prima di tutto a dare ima risposta agli operatori turistici del Gargano, visto che per raggiungere il promontorio, da Bari, servono in medie 4 ore di bus.Qualche esempio. Ci si chiede per quale motivo l’allungamento della pista di Foggia, di poche centina di metri, non sia rientrato nei parametri della “sicurezza” come per Bari. Una decisione che ha provocato la surreale richiesta di parere alla commissione per la concorrenza dell’Unione Europea su potenziali aiuti di Stato. Ed ancora, perché la Regione Puglia, quella vendoliana, ha dì fatto consentito l’estromissione dello scalo di Foggia da quelli nazionali (c’è chi sta peggio ed è ancora dentro quell’elenco)? La verità è che probabilmente bisognava costruire a tavolino una sconfitta e fare anche la parte di quelli che avevano stanziato i fondi. Che per fortuna non sono ancora persi. Ma ora non bisogna più perdere tempo.Filippo Santiglianogazzettacapitanata