National Geographic incantato dai faggi della Foresta Umbra. “Ora l’interesse è planetario”24 novembre 2017 ·FacebookTwitterGoogle+Condivididi ANTONELLA SOCCIOLa perfezione della natura selvaggia e l’incanto della musica romantica hanno emozionato istituzioni e cittadini di Capitanata questa mattina in Foresta Umbra per l’inaugurazione di una stele targata Claudio Grenzi a memoria della proclamazione Unesco delle Faggete Vetuste. Una performance dal vivo della pianista Daniela Giordano, accompagnata dalla lettura scenica di Alfredo Vasco tratta dal reportage di Giuseppe Ungaretti e dalla installazione del giovane scultore Nicola Renna ha avvicinato i presenti ai grandi alberi, patrimonio dell’umanità. “Che si pensi al Paradiso o alle scimmie l’uomo è nato in mezzo agli alberi”, ha osservato il colonnello Claudio Angeloro. Grande assente l’ex presidente del Parco del Gargano Stefano Pecorella. Al suo posto hanno parlato il vice presidente pro tempore Claudio Costanzucci e i sindaci di Peschici e Monte, Franco Tavaglione e Pierpaolo D’Arienzo. “In questi 5 mesi e mezzo, il Parco ha avuto molti attacchi strumentali: tutti lo criticano e tutti lo cercano. C’è la trepidante attesa della nuova presidenza, ma al di là della governance è più importante il clima di sinergia.Insieme al Parco è mancato un protagonismo delle comunità, serve una governance più diffusa”, ha evidenziato il sindaco di Cagnano Varano. Sente il peso della responsabilità il giovane primo cittadino montanaro: “Monte ha due riconoscimenti UNESCO, è una responsabilità enorme. Nell’immaginario collettivo si crede che il riconoscimento sia il culmine di un percorso culturale. Invece è un punto di partenza, perché a seguire vi è un piano di gestione. Lottare insieme e vivere esperienze diverse nei siti seriali devono essere l’incipit di un percorso di valorizzazione. La basilica di San Michele come le faggete non sono solo di Monte ma di tutta l’umanità, serve un ufficio UNESCO comune per costruire strategie comuni”.1 / 15
National Geographic incantato dai faggi della Foresta Umbra. “Ora l’interesse è planetario”
National Geographic incantato dai faggi della Foresta Umbra. “Ora l’interesse è planetario”24 novembre 2017 ·FacebookTwitterGoogle+Condivididi ANTONELLA SOCCIOLa perfezione della natura selvaggia e l’incanto della musica romantica hanno emozionato istituzioni e cittadini di Capitanata questa mattina in Foresta Umbra per l’inaugurazione di una stele targata Claudio Grenzi a memoria della proclamazione Unesco delle Faggete Vetuste. Una performance dal vivo della pianista Daniela Giordano, accompagnata dalla lettura scenica di Alfredo Vasco tratta dal reportage di Giuseppe Ungaretti e dalla installazione del giovane scultore Nicola Renna ha avvicinato i presenti ai grandi alberi, patrimonio dell’umanità. “Che si pensi al Paradiso o alle scimmie l’uomo è nato in mezzo agli alberi”, ha osservato il colonnello Claudio Angeloro. Grande assente l’ex presidente del Parco del Gargano Stefano Pecorella. Al suo posto hanno parlato il vice presidente pro tempore Claudio Costanzucci e i sindaci di Peschici e Monte, Franco Tavaglione e Pierpaolo D’Arienzo. “In questi 5 mesi e mezzo, il Parco ha avuto molti attacchi strumentali: tutti lo criticano e tutti lo cercano. C’è la trepidante attesa della nuova presidenza, ma al di là della governance è più importante il clima di sinergia.Insieme al Parco è mancato un protagonismo delle comunità, serve una governance più diffusa”, ha evidenziato il sindaco di Cagnano Varano. Sente il peso della responsabilità il giovane primo cittadino montanaro: “Monte ha due riconoscimenti UNESCO, è una responsabilità enorme. Nell’immaginario collettivo si crede che il riconoscimento sia il culmine di un percorso culturale. Invece è un punto di partenza, perché a seguire vi è un piano di gestione. Lottare insieme e vivere esperienze diverse nei siti seriali devono essere l’incipit di un percorso di valorizzazione. La basilica di San Michele come le faggete non sono solo di Monte ma di tutta l’umanità, serve un ufficio UNESCO comune per costruire strategie comuni”.1 / 15