Il Gargano disse che

Mozzarella tutta pugliese un chilo non può costare meno di otto-dieci euro. Come leggere gli elementi dell’etichetta


Mozzarella tutta pugliese un chilo non può costare meno di otto-dieci euro. Come leggere gli elementi dell’etichetta StampaEmail 
 Prima linea, seconda linea, prima scelta, seconda scelta. I consumatori con fatica devono orientarsi nella giungla di offerte e ammiccamenti commerciali, chiamati a scegliere quotidianamente tra la salute e la tasca. Intanto, è bene ricordare che la matematica non è un’opinione. Conti alla mano, per produrre un chilo di mozzarella fatta con il vero latte pugliese, sono necessari 8 litri di materia prima, a cui vanno aggiunti i costi della lavorazione, del trasporto e di vendita sui banconi di negozi di vicinato e strutture della distribuzione organizzata. Pertanto, il prezzo al pubblico di un chilo di mozzarella vaccina di qualità non può essere mai inferiore a 8-10 euro al chilogrammo.Altro accorgimento, oggi più che mai importante, è leggere attentamente l’etichetta che riporta esattamente, grazie all’entrata in vigore del decreto sull’etichettatura obbligatoria il 16 ottobre 2017, l’indicazione di origine del latte o del latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari. In etichetta devono essere indicati obbligatoriamente) Paese di mungitura: nome del Paese nel quale è stato munto il latte;- Paese di condizionamento: nome della nazione in cui il latte è stato condizionato;- Paese di trasformazione: nome della nazione nella quale il latte è stato trasformato.Qualora il latte o il latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, condizionato e trasformato nello stesso Paese, l'indicazione di origine può essere assolta - precisa la Coldiretti - con l'utilizzo della seguente dicitura: «origine del latte: nome del Paese». Se invece le operazioni indicate avvengono nei territori di più paesi membri dell’Unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata possono essere utilizzate le seguenti diciture: «Miscela di latte di Paesi Ue» per l'operazione di mungitura, «latte condizionato in Paesi Ue» per l'operazione di condizionamento, «latte trasformato in Paesi Ue" per l'operazione di trasformazione.