Il Gargano disse che

S. Giovanni Rotondo/ Nei centri Padre Pio i robot per riabilitazione post ictus


S. Giovanni Rotondo/ Nei centri Padre Pio i robot per riabilitazione post ictus StampaEmail 
La riabilitazione con i robot per raggiungere risultati più efficaci, in minor tempo, nel recupero dell’arto superiore dopo l’ictus. È l’obiettivo dello studio multicentrico che vede impegnata la fondazione Centri Padre Pio di San Giovanni Rotondo, grazie agli importanti risultati raggiunti con l’esoscheletro Armeo Power. Il progetto, promosso dall’ospedale San Gerardo e dalla Asst Monza Regione Lombardia, vede impegnate altre 17 strutture italiane e punterà alla comprensione dei diversi effetti terapeutici di questo approccio negli esiti di stroke rispetto alle terapie convenzionali. Nell’esperienza fattuale, il trattamento robotico ha già fatto registrare performance di rilievo soprattutto nella capacità dei pazienti di recupero della forza e della funzione del braccio. Per di più, secondo studi recenti, a migliorare è l’articolarita’ del braccio e i movimenti di presa della mano. Alcuni pazienti che hanno continuato a fare riabilitazione robotica hanno recuperato anche a distanza di un anno dall’ictus, ad esempio riuscendo ad afferrare una bottiglia o bere da soli.Allo stato attuale sono stati implementati diversi sistemi robotici per la riabilitazione dell’arto superiore negli esiti di stroke, che sono ormai correntemente utilizzati in almeno 35 centri in Italia. Il tema inesplorato, tuttavia, è la caratterizzazione della tipologia di paziente più adatta a ricevere un trattamento con i diversi sistemi robotici. Questo rimane un aspetto di estrema rilevanza clinica ma ad oggi ancora poco conosciuto. «Lavoriamo con i robot di arto superiore da ormai 6 anni e abbiamo già ottenuto importanti risultati - spiega il direttore sanitario dei Centri Padre Pio, Serena Filoni -. Uno studio che abbiamo condotto con la facoltà di Bioingegneria della Sapienza di Roma, che ha già prodotto una tesi sulla riabilitazione dell’ictus post acuto, sta per essere pubblicato su una importante rivista scientifica internazionale».