Il Gargano disse che

Foggia, e nella rotonda spuntano fiori rari Si invitano quanti volessero ammirare, o fotografare


Foggia, e nella rotonda spuntano fiori rariSi invitano quanti volessero ammirare, o fotografare, quei magnifici fiori, a non danneggiarli e soprattutto a non reciderli
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14 Aprile 2018foto Maizzi
1 di 6PrevNextI cambiamenti climatici repentini, l’alternanza continua di gelo e caldo, tutte le stranezze meteo vissute nell’ultimo inverno a Foggia possono forse spiegare, almeno in parte, quanto sta avvenendo in alcune aiuole cittadine: crescono orchidee, ma anche altre varietà floreali piuttosto rare nei centri abitati. Il clima urbano determina ormai da anni stranezze: uno studio dell’Università di Houston pubblicato dalla rivista Scientific Reports afferma ad esempio che un’altra conseguenza dei cambiamenti climatici, aggravata dal processo di urbanizzazione, è che gli alberi delle città di tutto il mondo crescono in modo “accelerato” rispetto alle piante delle zone rurali.Di certo le spiegazioni non sminuiscono la bellezza del gruppo di orchidee selvatiche che da alcuni giorni occhieggia dall’erba della rotonda dell’aereo, quella posta nei pressi della Provincia, tra via Telesforo e via Silvio Pellico. Fiori stupendi in cui prevalgono il giallo oro e il blu: «Una condizione fortunata (o fortunosa) ha determinato la presenza di un habitat ideale per l’endemica Ophrys garganica (Ophrys passionis subsp. garganica) che incurante dell’inquinamento, con una colonia numerosa, sta prosperando proprio in quel prato», dice Matteo Caldarella, l’esperto di flora e fauna del Centro studi naturalistici onlus di Foggia che ha divulgato l’eccezionale evento.Comprensibile la preoccupazione dell’ambientalista di tutelare quella preziosa presenza. Per questo Caldarella invita quanti volessero ammirare, o fotografare, quei magnifici fiori, a non danneggiarli e soprattutto a non reciderli. Le orchidee selvatiche, dovrebbero saperlo tutti, sono una specie protetta ed è appena il caso di dire che una pianta così bella migliora l’intero aspetto della zona. Si spera ora che anche gli addetti alle innaffiature siano rispettosi di questa straordinaria pianta, che forse andrebbe in qualche modo protetta.Poco più in là della rotonda dell’aereo, nelle rotatorie e aree verdi spartitraffico sparse tra viale Luigi Pinto e via Martiri di via Fani, quest’anno sono tornati a fiorire (come è avvenuto solo dopo altri inverni con neve in città) gli Ornithogalum umbellatum, fiorellini bianchi comunemente chiamati “Latte di gallina”. Simili per aspetto alle stelle alpine, questi fiori bianchi con la corolla gialla hanno la caratteristica di crescere in pianura e in montagna fino a 1.400 metri di altezza e pur non essendo rari, necessitano di un verde particolarmente rigoglioso per svilupparsi. I fiori raggiungono l’apertura massima di mattina, nelle ore di maggiore luce e sono anche molto resistenti da recisi.