Foggia/ Il Comitato dei Cittadini: Gino Lisa, c’è tutto per cominciare i lavori
Stampa Email La conformità urbanistica c’è, il finanziamento di 7,5 milioni di euro per i prossimi due anni pure. Per il rilancio dello scalo aeroportuale ormai sembrano esserci tutte le condizioni perchè si possa partire con gli interventi veri e propri. E allora è arrivato il momento di mettere nero su bianco, individuare i tempi per cominciare i lavori. In una parola: stabilire un cronoprogramma che metta nelle condizioni le imprese del territorio, gli enti locali, le associazioni di categoria di programmare una ripresa dell’attività aeroportuale già dalla prossima estate. Lo chiede Vola Gino Lisa, l’associazione in difesa dello scalo che «invita tutte le parti in causa, dunque Aeroporti di Puglia, Enac, Enav, Procura della Repubblica del Tribunale, Comune di Foggia e Regione Puglia, ognuno per la propria competenza» ad agevolare gli interventi. Il comitato così in una nota elenca tutti i punti su cui d’ora in avanti Aeroporti di Puglia dovrà intervenire per creare le condizioni affinchè si apra il cantiere (presumibilmente entro la fine dell’anno, stando alle previsioni del direttore generale Marco Franchini). Vediamoli: 1) avvio degli espropri con demolizione di ogni struttura abusiva costruita in violazione delle norme di legge e del Piano di Rischio; 2) adempimento delle prescrizioni Via (valutazione d’impatto ambientale, il comitato ricorda che la scadenza di questi adempimenti è prossima) e delle recenti prescrizioni per il rilascio della conformità urbanistica; 3) fissazione inizio lavori di allungamento della pista; 4) inserimento ufficiale della Protezione Civile Regionale con trasferimento della struttura base e del personale in adempimento a quanto disposto dalla Regione; 5) piano industriale per il rilancio dei voli di linea con utilizzazione delle risorse di cui all’articolo 9. «Questa programmazione è la condicio sine qua non per il Comitato affinchè il nostro comitato possa rivolgere un plauso ai recenti sforzi compiuti dalla giunta Emiliano in funzione dell’aeroporto di Foggia. Infatti solo con la definizione di questi passaggi - viene rilevato nella nota dagli attivisti - si potrà finalmente dire che il Gino Lisa sarà il quarto vero aeroporto del sistema aeroportuale pugliese che allo stato ne conta di fatto solo tre, in barba alla nota concessione di Enac, oggi opportunamente chiamata in causa come soggetto che dovrà, nell’avvenire, ripristinare un suo presidio nello scalo congiuntamente ad Enav, altro soggetto che si è dato irreperibile con lo smantellamento dello scalo ad opera della precedente giunta Vendola».Ricordiamo che il Consiglio regionale nella manovra di assestamento ha finanziato 7,5 milioni per la gestione dell’aeroporto nei prossimi due anni (2019 e 2020) quando sarà stata allungata la pista a 2mila metri dello scalo. Nell’articolo 9 del bilancio, per il rilancio aeroportuale la Regione ha previsto al Gino Lisa «rinserimento delle attività di Protezione Civile e l’attivazione dei voli charter e di linea».