Monte S. Angelo/ In 42 chiedono di diventare direttore del Parco del Gargano. Domande da tutta Italia. La nomina spetterà al Ministero. La commissione conta di chiudere a breve.
Stampa Email Sono 42 gli aspiranti alla direzione del Parco nazionale del Gargano: tale è infatti il numero delle domande pervenute al protocollo dell’ente di via Sant’Antonio Abate a Monte Sant’Angelo alla scadenza del termine fissato dall’avviso pubblico per la individuazione di tre nominativi da sottoporre al ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare per il conferimento dell’incarico di direttore dell’ente Parco. Si tratta di un numero mai registrato in passato, segno quindi che la direzione dell’area protetta è ambita. Altra particolarità: le domande provengono da tutta Italia. Da nord (Venezia, Modena, Empoli, Novara) al centro (Roma), al sud (Napoli, Reggio Calabria, Caltanissetta). Con una significativa concentrazione garganica e di Capitanata, ovviamente. I curricula allegati alle domande pervenute da chi è iscritti all’albo specifico saranno vagliati preventivamente da una commissione esaminatrice ristretta, formata da tre persone: il vicepresidente Claudio Costanzucci e i membri del consiglio direttivo Pasquale Coccia e Massimo Monteleone. Contrariamente alla scorsa volta (il bando fu annullato poiché ci furono problemi sui requisiti presentati da un componente della tema, Luigi Russo di Napoli, gli altri due erano Giovanni Russo da San Giovanni Rotondo e Fabio Vallarola da Teramo), stavolta spetterà solo al consiglio direttivo (di cui fanno parte anche Marco Lion, Francesco Riga, Michele Merla e Roberto Fiore) fissare la terna da sottoporre a Roma per la nomina ministeriale. Attualmente la carica di direttore è retta ormai da un triennio da un facente funzioni, Carmela Strizzi che vanta già esperienze pregresse in questa veste, dipendente della tecnostruttura dell’ente: anche lei ha presentato domanda e rientra tra i 42 aspiranti direttori del parco. Archiviata la fase della presentazione delle domande, adesso vanno accelerati i tempi per scegliere il nuovo direttore: predisposta una sorta di road map che rimanda il lavoro di valutazione dei curricula ad opera del comitato ristretto ad una seduta da convocare dopo la pausa ferragostana, mentre per la individuazione della tema sarà verosimilmente fissata una seduta del consiglio direttivo per inizi/metà settembre. Al parco del Gargano peraltro si è in attesa non soltanto della individuazione del nuovo direttore, ma anche e soprattutto del nuovo presidente, la cui casella è vuota dal lontano 28 aprile 2017. Attualmente in base all’iter avviato otto mesi fa, il neo Ministro dell’Ambiente Costa nell’apposito dossier dovrebbe avere la lettera di gradimento, a firma del governatore di Puglia, Michele Emiliano, sull’avvocato peschiciano, Gianni Maggiano, datata 13 dicembre 2017 ed indirizzata all’allora ministro Gianluca Galletti. Resta l’interrogativo se quella irrituale indicazione, dopo il risultato elettorale del 4 marzo e l’avvento del governo 5 Stelle-Lega, è ancora in piedi oppure no? Nel frattempo però sul presidente impazza il toto- nomi. Continua a circolare quello del peschiciano Raffaele Vigilante, presidente del comitato provinciale contro le trivellazioni. Francesco Trotta