Parco del Gargano: la scelta del direttore potrebbe “sciogliere” il rebus del presidenteLa guida dell’ente manca da oltre un anno, il ministero sta valutando i curricolaSACHA DE GIOVANNI (M5S) FONTE IMAGE: FOGGIATODAY
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Paola Lucino Foggia, 05 dicembre 2018. Nuova riunione indetta dal vicepresidente del parco del Gargano Claudio Costanzucci per discutere della terna di direttori da presentare al ministro Sergio Costa. Si terrà il prossimo 14 dicembre. L’ultimo incontro si è concluso con un nulla di fatto. La soluzione del rebus per un’area che, da oltre un anno, manca del presidente e che dal 2015 va avanti con un facente funzioni come direttore, potrebbe risolversi incastrando una nomina espressione del consiglio (in gran parte rappresentato da sindaci che sono del pd o civici, insieme a quanti sono indicati dalle associazioni), e una scelta del ministro, fermo restando le consultazioni con il presidente Emiliano. Certo, nel frattempo dal ministero hanno comunicato che si stanno valutando i curricola, ma pare del tutto evidente che qualche problema a chiudere il cerchio esista. Fronti diversi nel M5s: un’ala che vorrebbe sostenere D’Errico, imprenditore di Rodi, e un’altra che preferirebbe Maurizio Marrese, biologo, collaboratore dell’Oasi lago Salso, ambientalista, foggiano, una provenienza dal capoluogo che invertirebbe un tendenza decennale, quella che il presidente del Parco viene dal Gargano. Ma non sarebbe questo il vero ostacolo. Che ci siano visioni diverse nel gruppo pentastellato è emerso anche nella questione Iriip, quando qualche parlamentare ha cercato di sganciarsi dalla linea più intransigente di Cuttano sui campi diomedei. Questo per quanto riguarda il presidente, la cui scelta spetta al ministro, evitando in ogni caso, e com’è sempre accaduto, uno scontro o una scorrettezza fra istituzioni, la Regione in questo caso. Meno probabile viene registrata- in questo frangente, per molti non distante dalla nomina definitiva che sarebbe già nella mente del ministro, un po’ come dire “in mente dei”- la decisione di scegliere Nazario Palmieri, forestale, generale dei Carabinieri, originario del Gargano, che pure era stata data fra le ipotesi. Non risiede in zona, e svolge un altrettanto importante ruolo.
Gianfranco Eugenio Pazienza (Comitato per la tutela del Mare del Gargano)Pignatelli e Pazienza nella terna del direttoreI nomi delle terna di direttore sono più facili da dedurre in quanto già scritti in un albo. L’attuale dirigente Carmela Strizzi ha titoli ed esperienza di tutto rispetto e, secondo voci non confermate, avrebbe buone possibilità di essere nominata direttore. Sebbene l’altro concorrente, Ciro Pignatelli, di San Marco in Lamis, non abbia nulla da invidiare alla formazione della prima. Dipendente del ministero dell’ambiente, consulente di vari ministri, già direttore del parco della Maddalena. L’altro nome è quello un tecnico, Gianfranco Pazienza, consigliere del Gal Gargano, che potrebbe concorrere anche alla carica di presidente. Negli ultimi tempi, pare che qualche associazione nazionale abbia fatto il nome del prof. Sacha De Giovanni, geografo e ambientalista di S. Marco i Lamis. I canali per arrivare alla meta sono due: la nomina del direttore, che praticamente ha la stessa funzione nel parco di un dirigente al Comune, e quella del presidente. La quadratura del cerchio potrebbe risiedere in una nomina di pertinenza più “politica” e non sgradita ad Emiliano, cioè la prima, la seconda, invece, espressione della volontà del ministro, che ha valutato i curricola e ascoltato, presumibilmente, i suoi rappresentanti del M5s sul territorio. A cura di Paola Lucino,Foggia 05 dicembre 2018