Foggia/ Conte: un decreto per la Capitanata. Il premier e la Lezzi: sostegno a industria e turismo.
StampaEmail Offre una chance alla Capitanata il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: «Una provincia piena di risorse, un territorio bellissimo, merita di essere sostenuto e aiutato». Il tavolo istituzionale permanente per lo sviluppo della provincia di Foggia sarà insediato a gennaio, dopo la firma del decreto del governo che autorizza gli investimenti. Ieri in Prefettura a Foggia i sindaci e gli amministratori locali hanno illustrato al premier e al ministro per il Sud, Barbara Lezzi, alcuni dei 78 progetti presentati e sui quali si articola la proposta per lo sviluppo locale. Si parte dall’ammodernamento delle strade e dalla costruzione di nuove, punto imprescindibile per cominciare a parlare di sviluppo, alla realizzazione di infrastrutture a beneficio dell’agricoltura come la diga di Piano dei Limiti e l’Agri-hub all’interno della fiera di Foggia. Al centro anche il Gargano, con un programma di sviluppo per incentivare il turismo, quindi l’aeroporto Gino Lisa: «Ho chiesto al presidente Conte - dice il presidente della Regione, Michele Emiliano - di aiutarci a sbloccare il nulla osta al ministero per le Infrastrutture che ci autorizzi a utilizzare le somme per allungare la pista». Tra governatore e premier sono state subito scintille, Emiliano si è presentato in Prefettura pur senza invito ed ha rubato la scena: «Sono il presidente della Regione, non posso star fuori», ha detto agli attoniti funzionari che stazionavano all’ingresso. Il siparietto con Conte è proseguito all’interno, il premier si è giustificato così: «Ti ho chiamato al telefono 3-4 volte». Ma Emiliano di rimando: «Mi sarei aspettato un invito formale». In realtà da una verifica successiva sul cellulare del governatore il suo entourage avrebbe rilevato una sola telefonata partita dall’utenza della Presidenza del consiglio alle 11,20 di ieri mattina, cioè 10’ prima che si riunisse il tavolo. Fuori dall’incontro anche Cgil, Cisl e Uil: «Se sono ancora promesse quelle del governo lo capiremo presto», il commento di Pino Gesmundo (Cgil). Incidenti diplomatici a parte, per la Capitanata quella di ieri è stata una giornata storica: «Un’occasione unica, ci aspettiamo molto», ha detto il presidente della Provincia, Nicola Gatta. Il patto istituzionale mobiliterà milioni di risorse: «Una combinazione - ha detto il premier - di fondi strutturali e di finanziamenti regionali. La cosa più importante è che si realizzino investimenti sostenibili, integrati». Il foggiano Conte ha tenuto a precisare anche la sua partecipazione emotiva alle intese in atto: «Non faremo favoritismi, il nostro obiettivo è di fare sistema e di mettere insieme gli stakeholder del territorio. Il decreto per la Capitanata sarà un progetto pilota per l’incentivazione di investimenti anche in altre aree del paese, l’obiettivo di questo governo è di unire e fare fronte comune». A gennaio ci sarà probabilmente l’ultimo round a Palazzo Chigi, con la definizione dei progetti e delle somme necessarie per mandarli avanti. Il Contratto per la Capitanata potrebbe mobilitare circa 800 milioni. Anche su questo punto però nuovo controcanto di Emiliano che ha parlato di «somme per 1,6 miliardi già messi in campo dalla Regione per la provincia di Foggia. Siamo contenti - ha aggiunto il governatore - che adesso si aggiungano altre risorse, ma perchè questi sforzi abbiano un senso sarebbe necessario che il governo raddoppiasse i finanziamenti che abbiamo messo noi». La tensione fra regione e governo anche ieri è stata palpabile, alle dichiarazioni di Emiliano, Conte non ha risposto: «Lavoriamo per il bene della provincia di Foggia». E 1’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, il soggetto attuatore degli investimenti ha precisato: «Non conta impegnare le risorse, ma spenderle bene».