Il Gargano disse che

Manfredonia/ Si sblocca il fermo biologico 2017, finalmente i finanziamenti


Manfredonia/ Si sblocca il fermo biologico 2017, finalmente i finanziamenti StampaEmail 
  L’impegno annunciato lo scorso ottobre dal ministro del­le Politiche Agricole Gian Mar­co Centinaio continua a dare i suoi frutti. Con l’istituzio­ne della task force, infatti, si è provveduto ad accelerare le procedure di liquidazione delle pratiche del fermo pesca temporaneo obbligatorio. La task force, costituita dalla Direzio­ne generale della pesca marit­tima e dell’acquacoltura, in col­laborazione con il Reparto Pe­sca Marittima del Corpo delle Capitanerie di Porto, dopo aver esaurito le pratiche relative al 2016, ha iniziato l’esame e la liquidazione dei pagamen­ti dell’arresto temporaneo del 2017. Giungono così in Puglia altri 653.630 euro suddivisi tra i compartimenti marittimi di Manfredonia, Barletta e Bari. La fetta più grande del finan­ziamento del Mipaaft appro­da nel sipontino dove sono in­teressate ben 145 imbarcazio­ni per un totale di 368.401 euro (con una media di 2.540 euro); segue il capoluogo pugliese con 252.879 euro per 81 imbarca­zioni (3.122 euro per ognuna) e, infine, Barletta con 18 im­barcazioni e 32.350 euro (1.797 euro ad imbarcazione). “L’inversione di rotta del Governo Conte rispetto agli Esecutivi precedenti sul comparto pesca è indiscutibi­le - commenta il deputato pu­gliese Giuseppe L’Abbate, espo­nente M5S della Commissione Agricoltura alla Camera - Ogni annuncio per il settore prima­rio è seguito da fatti concre­ti con una collaborazione pro­ficua tra Parlamento e Consi­glio dei Ministri che ha già portato al successo del fermo pe­sca non obbligatorio con uno stanziamento di ben 16 milioni di euro: una misura mai attua­ta in passato, quando si sono addirittura persi occasioni e fondi. Al contempo - prosegue L’Abbate (M5S) - la task for­ce messa in piedi dal ministro Centinaio ha fatto sì che si sia presto esaurita la graduato­ria relativa al fermo biologico 2016 con cui sono giunti in Puglia complessivamente 1,3 mi­lioni di euro. Ora altri 650mila euro circa di acconto sul 2017, dando un cambio di rotta de­terminante con l’andazzo degli scorsi anni.