Il Libro della settimana/ L' UOMO E IL DIVINO di María Zambrano
StampaEmail Di questi tempi la coperta della libertà è tirata da tutte le parti, tanto che può essere usata da qualsiasi schieramento politico pro domo sua, e a partire da tutte le posizioni filosofiche scolastiche, senza che si riescano più ad avvertire le appropriazioni paradossali del suo significato. Ad esempio pensiamo a chi, in nome della piena libertà individuale, pretende di imporre la finzione che due maschi siano «genitori alla pari» di un essere umano generato da una donna. La filosofa Maria Zambrano in L’uomo e il divino aveva avvertito gli europei che la libertà, quasi in contemporanea alla Rivoluzione francese, ha iniziato ad acquisire un carattere negativo, a generare confusione di senso, fino a diventare l’a-priori dei discorsi sociali, politici e della vita stessa, divenendo il nome di ogni possibilità. In realtà, l’enorme quantità di cose ritenuta possibile nella condizione umana riguarda una pseudolibertà che può disgregare le relazioni amorose e i legami sociali. Nel cambio di civiltà che stiamo attraversando, è d’aiuto conoscere le indicazioni di filosofe che hanno scritto e praticato differenti concezioni della libertà. Per esempio, si potrebbe meditare su La prima radice di Simone Weil, dove troviamo l’idea che «quando le possibilità di scelta sono tanto vaste da nuocere all’utilità comune gli uomini non godono la libertà». Questa idea lavora contropelo a uno dei caratteri salienti della vita contemporanea: l’enorme possibilità di scelta che oramai non conosce il limite dell’utilità sociale e che genera irresponsabilità, puerilità, indifferenza, incapacità di fare, salvare, onorare le differenze che compongono la realtà. La competizione esasperata tra «prodotti» materiali, intellettuali, spirituali è esaltata in nome di un’illimitata libertà di scelta. Entrare nella logica proposta da Simone Weil ci apre un altro mondo in cui si potrebbe godere veramente della libertà: avere una sola scelta da poter fare, ma sentire di aderire a quella con tutto il cuore e in piena coscienza. L' UOMO E IL DIVINO di
María Zambrano