Il Gargano disse che

Isole Tremiti/ Museo subacqueo al palo manca un sub archeologo. Disponibili anche 25mila euro per la prima fase degli studi.


Isole Tremiti/ Museo subacqueo al palo manca un sub archeologo. Disponibili anche 25mila euro per la prima fase degli studi.StampaEmail
La Sovintendenza non ha a disposizione un sub archeologo e il progetto per il Museo subacqueo delle Tremiti, primo in Italia anche per non ve­denti. Sembra assurdo ma il per­corso del progetto - già finanziato con una prima tranche di 25mila euro - si è arenato perché la pra­tica non può finire della neces­saria relazione della Sovrintendenza. Questione di tempi, per ca­rità, ma disagi conseguenziali per il piccolo comune che su quel progetto punta molte fiche del suo rilancio in un periodo abbastanza delicato. Il progetto si sviluppa intorno alla valorizzazione della cultura del mare verso fini didattici e tu­ristici. Da molti anni, l’archeologia subacquea e sottomarina in particolare muove un vasto giro di interessi scientifici, economi­ci, ricreativi e culturali. In fun­zione di questa cultura di massa sempre crescente si è ipotizzato la progettazione di un vero e pro­prio museo archeologico dedicato alla storia del piroscafo “Lombar­do”, utilizzato da Giuseppe Ga­ribaldi per la spedizione dei Mille e alle Tremiti affondato nel 1864 mentre era in viaggio nell’Adria­tico. Il suo relitto si trova nello spazio di mare antistante la “Cala degli Inglesi” dell’isola di San Do­mino. Il “Lombardo” veniva im­piegato dalla Marina da Guerra del neonato Regno d’Italia per tra­ sportare truppe e detenuti fino al suo affondamento avvenuto nella notte tra il 12 e 13 marzo 1864 dopo aver urtato una secca. In un’area abbastanza circoscritta, sono sparsi i resti delle ruote a pale, gli organi meccanici, parti del mo­tore, catene e ancore. Il destino ha voluto che, nello stesso punto, af­fondasse, e ben 2000 anni prima, una nave oneraria romana con il suo carico di anfore. Il progetto prevede la musealizzazione del sito attraverso “strade subacquee” a livelli con l’allestimento di una sala multi­mediale. Tre i percorsi archeo­logici sottomarini previsti dal progetto: a 12, 18 e 25 metri di profondità nel rispetto delle ca­pacità e dei brevetti in possesso dei subacquei-visitatori. Un Museo che nasce con obiet­tivi importanti come la valoriz­zazione del patrimonio storico-culturale delle Isole Tremiti, ma anche per diversificare l’of­ferta di attività subacquee, promuovere un’attività subacquea responsabile e culturalmente più evoluta realizzare un percorso archeologico subacqueo musea­le, il primo per non vedenti, e pubblicare materiale scientici divulgativo legato al turismo ar­cheologico subacqueo. Ma per non perdere tutto ciò serve un sub archeologo: pare che sia merce rara da queste parti.