Il Gargano disse che

CNA/ Un processo partecipativo accompagnerà la redazione del Piano d’Area Integrato dei laghi del Gargano


CNA/ Un processo partecipativo accompagnerà la redazione del Piano d’Area Integrato dei laghi del Gargano StampaEmail 
  La Confederazione Nazionale dell’Artigianato ha candidato a finanziamento un progetto  partecipativo per accompagnare la redazione del Piano d’Area integrato dei Laghi del Gargano (Lesina e Varano ). La predisposizione di un Piano d’Area integrato ( L. R. 63/2017 ) è un atto complesso che richiede la partecipazione di Enti Locali e associazioni di rappresentanza degli interessi che operano sul territorio per individuare e condividere i punti di debolezze e di forza presenti e soprattutto le iniziative da mettere in atto per superare le debolezze.  Nel caso specifico il piano d’Area, in cui sono coinvolti 8 Comuni, si pone l’obiettivo di valorizzare turisticamente i territorio interessati dalla presenza del Lago di lesina e del Lago di Varano.  In altre parti d’Italia i Laghi rappresentano una proposta specifica della fruizione turistica del territorio. In Puglia, invece, hanno rappresentato fino ad alcuni decenni fa una iattura: terra rubata all’agricoltura. Questa mentalità ha marginalizzato l’utilizzo economico di queste risorse finora sfruttate solo ai fine della pesca di predazione. Con il piano d’Area CNA ed i Comuni interessati vogliono lanciare e raccogliere la sfida dell’innovazione nell’utilizzo del territorio.  “ Occorre un utilizzo plurimo”, dichiara Antonio Trombetta, direttore provinciale della CNA, “Intendendo per plurimo la convivenza di più attività nello stesso specchio d’acqua. La pesca, che resta il primo presidio ambientale per salvaguardare la qualità ambientale dei laghi, non è più sufficiente e non consente, così come è oggi organizzata, una fruizione da parte di tutti. Bisogna superare i ritardi nella promozione degli sport d’acqua sostenibili (canoa, canottaggio, vela, surf ecc. ecc.), nella promozione della pesca turismo, nell’infrastrutturazione del territorio per accogliere il turismo ambientale e naturalistico”. Occorre quindi definire le regole per la fruizione affinchè tutti si sentano inclusi in questa nuova ripartenza. Nel contempo occorre prendere coscienza del brutto che ancora oggi mortifica il territorio: i centri storici abbandonati al degrado, le realizzazione abusive, i rifiuti disseminati ovunque ne sono solo un piccolo esempio.  Sono tutti problemi a cui o si da una risposta di area vasta o non si risponde. Il piano d’Area vuole fare tutto questo con il coinvolgimento della Regione che non solo è tenutaria di competenze, ma nel caso di Lesina, ha competenze dirette nella regolamentazione della fruizione.  Ma lo vuole fare anche e soprattutto con il coinvolgimento dei cittadini. Una rivoluzione come quella che si propone per questo territorio può prendere corpo solo se vi è l’adesione convinta delle popolazioni locali ed il processo partecipativo si pone questo obiettivo: innescare percorsi di cambiamento con il consenso delle comunità locali. Il progetto candidato prevede infatti di utilizzare il metodo della codecisione per valutare il grado di consenso alle iniziative proposte.  Si inizierà nel mese di marzo con la selezione delle associazioni che saranno invitate a partecipare ai diversi tavoli che porteranno alla redazione del Piano d’Area. Cna continuerà ad animare questo territorio con la consapevolezza che i risultati vengono goccia a goccia e con l’impegno.