Il Gargano disse che

Vieste – SLOT MACHINE, DOPO UN INCONTRO CON I GESTORI A BREVE UN’ORDINANZA COMUNALE PER LIMITARE LE ORE DI GIOCO NEI LOCALI


Vieste – SLOT MACHINE, DOPO UN INCONTRO CON I GESTORI A BREVE UN’ORDINANZA COMUNALE PER LIMITARE LE ORE DI GIOCO NEI LOCALI StampaEmail 
  La patologia derivante dai giochi d’azzardo, ovvero l’incapacità di resistere all’impulso a praticare tali giochi rappresenta un importante problema di salute pubblica che colpisce indistintamente tutte le fasce sociali, pur privilegiando quelle più svantaggiate culturalmente ed economicamente e può portare alla rottura dei legami familiari e sociali ed alla compromissione della posizione lavorativa. Il gioco d’azzardo patologico è ormai inquadrato come una malattia sociale nell’ambito delle dipendenze patologiche, al pari delle dipendenze da droghe e da alcol ed è caratterizzato da sintomi clinicamente rilevabili, quali la perdita del controllo sul proprio comportamento e la coazione a ripetere (la cosiddetta rincorsa delle perdite). Anche a Vieste sono davvero tanti i casi di familiari di giocatori patologici che si rivolgono ai Servizi Sociali del Comune per chiedere un aiuto per ovviare alle gravi ripercussioni economiche derivanti dal continuo accesso dei loro congiunti agli apparecchi da gioco. Capita così che alcuni, pur avendo un lavoro fisso e potendo assicurare alla propria famiglia una vita normale, dilapidano un intero stipendio, pensione o indennità di disoccupazione in pochi giorni.      Per limitare l’esercizio del gioco tramite apparecchi automatici con vincita in denaro all’interno delle sale gioco, sale scommesse, esercizi pubblici e commerciali, tabaccherie, circoli privati e tutti i locali pubblici o aperti al pubblico, l’Amministrazione comunale di Vieste sta predisponendo un’apposita ordinanza. Il provvedimento si rende necessario in quanto il territorio urbano è stato nell’ultimo decennio capillarmente occupato da installazioni di gioco aleatorio sia all’interno di locali destinati ad altra attività, sia quale attività a sé stante, generando crescenti problemi a carico dell’Amministrazione locale e dell’ASL. Inoltre solo una minima parte dei soggetti affetti da ludopatia approda alle cure e quindi la rimodulazione degli orari di utilizzo degli apparecchi da gioco costituisce uno strumento efficace, al fine di arginare, per quanto possibile, il diffondersi di tale fenomeno. Prima di stilare l’ordinanza il sindaco Giuseppe Nobiletti, con il vicesindaco ed assessore alle Attività Produttive Rossella Falcone, l’assessore ai Servizi Sociali Graziamaria Starace ed i collega di Giunta Vincenzo Ascoli, ha incontrato un gruppo rappresentativo di gestori di attività in cui sono allocati apparecchi da gioco d’azzardo. Gli esercenti hanno evidenziato le situazioni che si trovano a vivere quotidianamente nel confrontarsi con i giocatori. Talora, hanno tenuto a sottolineare, provano anche a dialogare con questi avventori per frenarne l’impulso al gioco. Nel contempo, comprendendo le motivazioni dell’Amministrazione comunale nel voler predisporre l’ordinanza, hanno presentato una proposta per le fasce orarie in cui consentire il gioco. Hanno precisato, inoltre, che in base ad una recente normativa regionale (relativa alla distanza di tali esercizi da scuole, chiese ed altri luoghi di aggregazione), in vigore il prossimo 20 giugno dopo un rinvio a dicembre scorso, a Vieste in quasi tutte le attività dovrebbero essere dismesse le slot machine (anche se ci sono proposte di modifica per i comuni più piccoli). Al termine del confronto il sindaco ha annunciato che nei prossimi giorni sarà emanata l’ordinanza (operativa probabilmente da metà marzo) in cui sarà stabilito che il funzionamento degli apparecchi da gioco sarà consentito dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle ore 16,00 alle 22,00 di tutti i giorni, festivi compresi. Nel contempo gli esercenti si sono impegnati ad installare dei “temporizzatori automatici” non gestiti da loro per attuare in maniera puntuale tali limitazioni temporali al gioco. Fatta salva l’applicazione di altre disposizioni di legge, nonché delle previsioni del codice penale, il mancato rispetto dell’ordinanza dovrebbe comportare la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 1.500 euro per ogni apparecchio da gioco. Al Corpo di Polizia Municipale, nonché agli Ufficiali e agli Agenti di Polizia Giudiziaria sarà demandata la prevenzione, il controllo e l’accertamento delle violazioni alle norme contenute nell’ordinanza in corso di definizione.