S. Giovanni Rotondo/ C’è la certificazione ISO per l’Ospedale di Padre Pio
Stampa Email «Casa sollievo della sofferenza», l’ospedale di San Giovanni Rotondo, è stato coinvolto nelle verifiche per il rinnovo della certificazione di qualità «Uni en iso 9001:2015» che ha riguardato direzione, dipartimenti, unità operative complesse e servizi trasversali della struttura ospedaliera. Il paziente e la sua soddisfazione o insoddisfazione sono al centro della «Iso 9001». Ogni attività, applicazione e monitoraggio delle attività è infatti volta a determinare il massimo soddisfacimento dell’utilizzatore finale. Il team di Bureau Veritas, organismo di certificazione riconosciuto a livello internazionale, ha effettuato varie verifiche ispettive per il rinnovo della certificazione. Sono state sottoposte a verifica le unità operative campionate e anche unità operative non previste dal programma. L’obiettivo è di evidenziare che l’intera «Casa sollievo» è organizzata e gestita per accompagnare il paziente lungo tutto il percorso diagnostico-terapeutico. E non mancano margini di miglioramento, come avvertito giornalmente da chi ha necessità di prestazioni sanitarie. Ciò sicuramente non riguarda tutti ma solo alcuni settori, le cui criticità sono rese ancor più evidenti dall’attività svolta nella stessa struttura ospedaliera da numerosi altri reparti, apprezzati per la buona organizzazione ed i risultati conseguiti. Continua quindi, anche con l’audit dei giorni scorsi, nell’ospedale di San Giovanni Rotondo il percorso di certificazione di qualità, iniziato nell’anno 2009. La norma «Iso 9001» definisce i requisiti di un sistema di gestione per la qualità per un’organizzazione. La «Iso 9001» è la normativa di riferimento per chi vuole sottoporre a controllo qualità il proprio processo produttivo in modo ciclico, partendo dalla definizione dei requisiti, espressi e non, dei clienti-fruitori e arrivando fino al monitoraggio di tutto il percorso o processo produttivo. E un ulteriore tassello della tensione alla qualità globale da parte dell’ospedale è il corso «Riscoprire il carisma fondazionale vivendone le virtù sul lavoro», realizzato in collaborazione con la pontificia università della Santa Croce. Martin Schlag, professore di teologia morale, ha evidenziato che «la fedeltà al carisma di Padre Pio a “Casa sollievo” richiede la lotta quotidiana nella virtù della vita ordinaria accanto al malato, in una parola: la santificazione del lavoro ordinario, senza miracoli straordinari. Padre Pio insisteva molto in questo ed era molto esigente. Così come San Josemaria Escrivà, il santo della vita ordinaria, lo era. Egli esortava a non aspettare miracoli: li fanno i medici essendo buoni medici, facendo straordinariamente bene l’ordinario». Francesco Bisceglia