Il Gargano disse che

Una Mostra Internazionale e una Perla Naturale: Vieste e il Concorso


Una Mostra Internazionale e una Perla Naturale: Vieste e il Concorso StampaEmail 
  Per la quarta volta Vieste aggiunge colore al paesaggio, il 30 Marzo si è inaugurata la quarta edizione del Concorso Internazionale d’Arte I Dauni, con il Patrocinio della Regione Puglia, del Comune di Vieste, dell’assessorato alla Cultura e del Turismo, assessori Starace e Falcone, e dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, organizzato dall’associazione Nikephoros con la curatela di Stefania Maggiulli Alfieri sociologa dell’arte e critica, si concluderà il 27 Aprile 2019. Ben 14 le nazioni presenti, cento gli artisti che si incontrano in un unico progetto mirato alla condivisione e allo scambio culturale, artistico e umano. Non una semplice mostra ma un’idea, un progetto che in qualche modo rilancia la figura dell’artista quale protagonista del suo tempo, fautore della storia individuale e collettiva, la mostra si “dipana” attorno ad una istallazione costituita da ventuno stele, realizzata da ventuno dei cinquantaquattro artisti di Rossofilo, gruppo nato dall’esperienza “Dauna”. La selezione ha premiato il talento e cercato i contenuti in ogni opera presentata, affinché si torni a restituire all’Arte il giusto ruolo di cronista della storia, dell’uomo e del suo tempo, l’obiettivo è unire, saldare nuove sinergie, contro l’individualismo e l’emarginazione torniamo a cercare i valori della ritualità da cui nasce la magia del pensiero creativo e della condivisione. Non ci interessa la semplice messa in mostra delle opere, l’obiettivo è coinvolgere attraverso un percorso visivo il pubblico e gli artisti stessi, creare dialogo e interazione con il l visitatore. La mostra propone opere di artisti affermati che si affiancano ad artisti in crescita e altri emergenti, la sezione Accademia propone opere di studenti selezionati per la manifestazione e docenti. Come ogni anno è presente la sezione tornitura artistica in doppia veste, lavori di concezione stilistica affiancano sculture concepite con la tornitura, un settore questo, che nasce con I Dauni, e che sta trovando nuove strade e riscuotendo consensi su scala internazionale. L’artista esprime il contemporaneo e racconta gli eventi, se oggi l’arte è in crisi ciò è da attribuire alla crisi della società, se spesso l’arte rischia di essere autorappresentativa e autocompiacente il fenomeno è da attribuire al contesto sociale, se il contenitore è vuoto, vuoto sarà anche il messaggio, in troppi usano l’arte come fenomeno di sola apparenza, le mostre si moltiplicano sovente a scapito della professionalità e della qualità delle opere proposte. Questo danneggia tutti, artisti e fruitori, non educa ai valori dell’arte e alle potenzialità che dovrebbero contraddistinguere il settore e i suoi rappresentanti. I Dauni si pongono come alternativa, come progetto, e ritornando alla sperimentazione, ad oggi, costituiscono una risposta salda al bisogno identitario di molti artisti che cercano attraverso lo scambio e l’incontro di costruire e recuperare il dialogo tra il sé e il mondo esterno. Non è un caso che il Concorso si ispiri ai Dauni, l’antica popolazione che abitò il Gargano, lasciando tracce storico artistiche di straordinaria importanza e bellezza, la storia rappresenta le radici non di un solo popolo, ma di tutti i popoli, qualunque sia la loro provenienza, la lingua, le credenze, in un momento di analfabetismo storico è importante recuperare e legare il contemporaneo alle origini, il filo rosso che ci rappresenta e lega la mostra, ricuce l’antico legame quale fondamentale punto di partenza per costruire il presente e interpretare il futuro. Grazie alla mostra, oggi i Dauni sono in viaggio per il mondo, e grazie alla “daunite” contratta portano l’obiettivo che ci caratterizza, in altre realtà, e lo diffondono. La mostra si concluderà con il convegno e i work shop liberi, nei giorni 26 e 27 Aprile presso la sala convegni dell’hotel Falcone, saranno gli stessi artisti, che numerosi parteciperanno, a chiudere attraverso una performance collettiva.