Il Gargano disse che

Vieste - DRAGAGGIO AREA PORTUALE, IL COMUNE APPROVA ED INVIA ALLA REGIONE IL PROGETTO DI FATTIBILITA'


Vieste - DRAGAGGIO AREA PORTUALE, IL COMUNE APPROVA ED INVIA ALLA REGIONE IL PROGETTO DI FATTIBILITA' TECNICA ED ECONOMICA Stampa Email
Il dragaggio del bacino portuale di Vieste è un'emergenza per cui l'Amministrazione comunale si è attivata per reperire le necessarie ed ingenti risorse. Negli scorsi giorni perciò la Giunta comunale ha approvato con delibera un apposito progetto di fattibilità che sarà presentato alla Regione Puglia, per il cui iter il sindaco Giuseppe Nobiletti ha avuto diversi e positivi incontri con i rappresentanti regionali. C'è infatti la possibilità di ottenere il finanziamento per 4 milioni e 100 mila euro, attingendo ai fondi europei nell’ambito del Por Puglia 2014-2020 Asse VII “Sistemi di Trasporto e Infrastrutture di rete”- Azione 7.4 “Interventi per la competitività del sistema portuale e interportuale”.Il progetto approvato, sia relativamente alla fattibilità tecnica che a quella economica, è stato predisposto dall’ingegner Mauro Giuseppe di Lesina. L’intervento di dragaggio riguarda un’area estesa circa 180mila mq, di cui una prima quota parte pari a 60 mila mq è riferita al bacino di avamporto, ed una seconda di 120 mila mq attiene alla darsena, lì dove sono ormeggiati natanti di medie e piccole dimensioni.Nella zona di avamporto sono state individuate  due zone con profondità diverse, quella  ricompresa tra il canale di accesso, l’imbocco nella darsena e il molo di sbarco dei traghetti presenta fondali maggiori dovuti anche alla movimentazione delle imbarcazioni in ingresso e in uscita, mentre la restante quota parte presenta fondali che si vanno via a ridurre avvicinandosi a Punta Santa Croce.Anche all’interno della darsena si sono distinte due zone, una con fondale maggiore coincidente con quella di stazionamento e manovra dei pescherecci lungo il molo di San Lorenzo, mentre la restante parte è con fondali che progressivamente si vanno a ridurre con l'avvicinarsi alle banchine, con profondità di soli 1,50 metri.Con il cosiddetto dragaggio ambientale (con una stima di volume totale da dragare di oltre 200mila metri cubi) si potrà garantire un'elevata selettività e precisione nel posizionamento e nel taglio, una prevenzione e riduzione della perdita del materiale, dell’incremento di torbidità e della dispersione dei contaminanti, un'ottimizzazione della concentrazione del materiale dragato in relazione alla sua destinazione finale (trattamento e recupero), la sicurezza ed il monitoraggio.Si farà uso pertanto di una draga meccanica ambientale (tipo Ecograb) che realizza un profilo di scavo secondo piani orizzontali, montata su motopontone o su motonave.Lo studio dei sedimenti ha previsto che la sabbia presente sia nell’avamporto che all’interno della darsena sono idonee per effettuare azioni di ripascimento. Per fruire di tale opportunità di accrescere gli arenili, sono state individuate lungo la costa diverse zone. Una è quella di Marina piccola, attualmente oggetto di erosione. L’altra è quella di Pizzomunno, ovvero della Scialara, a sud est del porto dove sono attivi numerosi lidi balneari.Per precauzione, in attesa della redazione del progetto definitivo, si è ipotizzato che un 5% della sabbia estratta all’interno della darsena possa  presentare inquinanti e quindi opportunamente  trattata e trasportata in discarica. In questa zona si useranno idonei mezzi marittimi per lo scarico del materiale a terra, con scarico delle acque all’interno della darsena delimitata e chiusa da barriere antinquinanti.Al termine del dragaggio all’interno del porto ci saranno fondali adeguati a poter rimuovere le odierne limitazioni alla navigazione, transito e ormeggio.