Isole Tremiti/ Gavitelli del campo-boa 40 quelli da assegnare
StampaEmail Scadrà mercoledì prossimo 31 luglio, alle 12, il termine ultimo per partecipare all’avviso pubblico per l’assegnazione di 40 (dei 69) gavitelli del campo boe delle Isole Tremiti, bandito dal Parco Nazionale del Gargano, gestore dell’area marina protetta. Gli interessati dovranno far pervenire la domanda sul modulo predisposto dall’ente e corredata dalla documentazione richiesta, a mano direttamente all’ufficio protocollo dell’ente parco in via Sant’Antonio Abate a Monte Sant’Angelo; a mezzo «pec» al seguente indirizzo:
direttore@parcogargano.legalmail.it; oppure a mezzo posta con raccomandata (farà fede la data di acquisizione al protocollo). Lo scopo è regolamentare l’assegnazione dei gavitelli in virtù del fatto che l’ente parco ha realizzato all’interno dell’area marina protetta delle Isole Tremiti campi ormeggio al fine di evitare un numero eccessivo di ancoraggi in zone di alto pregio per la presenza di habitat prioritari, quali la Posidonia oceanica. Si mira così a garantire una tutela efficace dei fondali marini e, nel contempo, a soddisfare il bisogno di sicurezza e tutela degli operatori locali privi di ormeggi nonché ad accogliere le esigenze del diportismo nautico. Finora l’ente parco ha provveduto alla manutenzione straordinaria e al rimontaggio dei gavitelli per rendere fruibili in piena sicurezza i campi boe per la stagione estiva 2019.1 campi ormeggio predisposti consistono in 69 gavitelli di ormeggio (solo 40 verranno assegnati) per unità navali di varia grandezza, ripartiti così: canale San Nicola-Cretaccio 14 gavitelli da 8 m; canale San Nicola-Cretaccio. 12 gavitelli da 15 m; Cala delle Arene 20 gavitelli da 8 m; Cala delle Arene: 12 gavitelli da 15 m; Cala Spido 2 gavitelli da 24 m; Caprara/San Nicola 9 gavitelli da 8 m per diving. La realizzazione dei campi ormeggio assume valenza prioritaria a causa dell’assenza, nell’intero arcipelago tremitese, di una struttura portuale. Pertanto il campo boe, da una parte soddisfa il bisogno di sicurezza e tutela degli operatori locali privi di ormeggi e, d’altra parte, accoglie le esigenze del diportismo nautico. Francesco Trotta