Scuola Puglia/ Caccia a 6mila supplenti per evitare false partenze. L’Uffico Scolastico al lavoro per assicurare l’avvio alle lezioni. Mancano 250 insegnanti di matematica, educazione fisica e tecnica.
StampaEmail Il caso più curioso riguarda gli insegnanti di matematica e scienze, insieme con i colleghi di educazione fisica e tecnica delle scuole medie. A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico ci sono i posti, ma mancano i candidati: succede così che 250 cattedre saranno coperte da settembre da supplenti precari, invece che da insegnanti assunti e stabilizzati. Tutta colpa delle graduatorie esaurite e dei concorsi che tardano ad arrivare. E che con la crisi di governo slittano ancora. I prof di matematica, tecnologia ed educazione motoria sono in ottima compagnia. Entro sabato prossimo l’Ufficio scolastico regionale (Usr) dovrà nominare più di 4 mila docenti di sostegno attraverso le assegnazioni provvisorie annuali, ai quali si aggiungeranno almeno altri mille su posto comune. Nel complesso i sindacati stimano per l’anno scolastico che sta per cominciare una carica di 6 mila docenti precari ingaggiati fino alla prossima estate. L’ultimo miglio della corsa contro il tempo nella sede dell’Ufficio scolastico in via Castromediano è cominciato e chiama a raccolta i provveditori delle cinque sedi provinciali. La data stabilita dal calendario regionale per l’inizio delle lezioni è il 18 settembre, ma la maggior parte delle scuole anticiperà il suono della prima campanella. Alla Puglia sono state accordate 1.800 immissioni in ruolo, secondo i dati di massima resi disponibili dall’Usr. Per 250 posti, però, non c'è stato nulla da fare, perché mancavano i candidati nelle stesse graduatorie in attesa di nuovi concorsi, per carenza di laureati o per difficoltà nel conseguimento dell’abilitazione. È stato il caso delle classi indicate dai simboli A028, A049, A060, che racchiudono i docenti di matematica e scienze, scienze motorie e sportive e di tecnologia abilitati a insegnare nelle scuole medie. Un autentico paradosso, secondo i sindacati, che costringerà gli alunni e le famiglie a dovere sacrificare ancora una volta la continuità didattica attraverso il ricorso ai supplenti a tempo. Una situazione che rischia di non migliorare nel clima di incertezza politica che ritarda i concorsi e sospende le iniziative legislative "salva precari” in cantiere da mesi. Concluse le immissioni in ruolo, si apre a questo punto la maxi partita delle utilizzazioni e delle assegnazioni provvisorie interprovinciali, che permetteranno entro sabato di nominare più di 4 mila docenti di sostegno in deroga (una quota che si definisce anno per anno sulla base del numero degli studenti disabili) e ancora un migliaio di insegnanti con contratto a termine sulle altre discipline. Analoghe operazioni andranno completate sul personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario): anche per i collaboratori scolastici il numero di posti aggiuntivi in deroga varia a seconda delle esigenze di vigilanza, sicurezza e assistenza. Solo dopo questa importante attività di convocazioni e nomine - che negli scorsi anni ha permesso a migliaia di docenti assunti con la “Buona scuola” ed esodati al Nord di tornare in Puglia - le pedine rimaste vacanti andranno coperte direttamente dalle scuole, che potranno nominare i supplenti dalle graduatorie d’istituto. L’obiettivo è chiudere la ricerca di supplenti prima dell’inizio delle lezioni, per evitare -- disagi agli studenti è alle famiglie.