Il Gargano disse che

“Gino Lisa” – OTTIME POTENZIALITA’ CON LA PISTA ALLUNGATA , MA BISOGNA DIALOGARE DA SUBITO CON LE IMPRESE, SOPRATTUTTO DEL TURI


“Gino Lisa” – OTTIME POTENZIALITA’ CON LA PISTA ALLUNGATA , MA BISOGNA DIALOGARE DA SUBITO CON LE IMPRESE, SOPRATTUTTO DEL TURISMO StampaEmail 
  Per l’aeroporto “Gino Lisa”, con l’avvio dei lavori di allungamento della pista, sembrano riaprirsi delle serie prospettive di un utilizzo a beneficio del territorio provinciale. Negli scorsi giorni un report diffuso dal “Comitato Vola Gino Lisa”, associazione da sempre in prima linea per dare un futuro allo scalo foggiano, spiegava che quell’aeroporto, con la pista allungata, potrebbe comodamente ospitare gli A-319 e gli A-320 neo sharp, velivoli oggi in uso alle principali compagnie aeree low-cost, ad esempio EasyJet, Vueling, Eurowings, Volotea e Wizz Air. “Per completezza informativa  – si spiega dal “Comitato” - dalla nuova pista potrebbero volare anche altre tipologie di aerei di categoria superiore, certamente più note e diffuse, ma con delle limitazioni operative tali da sconsigliarne l’uso per i voli civili di linea che richiedono, come noto, la massima economicità e la certezza di impiego al pieno delle loro capacità. Non parliamo di un limite comunque ma di una possibilità e opportunità da vagliare di volta in volta”. In pratica, si evidenzia dal “Comitato”, “le possibilità per sfruttare la nuova pista sono tante e diversificate … Basta programmare seriamente e questo scalo saprà soddisfare nell’immediato le esigenze turistiche del Gargano, dei Monti Dauni e di tutte le realtà economiche che ruotano ai confini della Capitanata”. Quindi il “Gino Lisa” può davvero essere funzionale allo sviluppo del comprensorio se si “programma seriamente”. E qui veniamo allo snodo fondamentale. “Programmare seriamente” significa non immaginare “voli pindarici” per il “Gino Lisa” ma verificare opportunamente con il tessuto economico del territorio (le aziende e gli imprenditori) gli spazi di mercato in cui efficacemente quell’infrastruttura potrebbe inserirsi. Soffermiamoci sul turismo, il vero “jolly” per fare vivere lo scalo foggiano. Nel turismo i “numeri” che genera il Gargano, cui si sono accodati negli ultimi anni i Monti Duani, sono ormai consolidati da anni e rendono questo comprensorio il vero motore del turismo pugliese (anche a dispetto di qualche smemorato assessore regionale che pare brillare per strabismo territoriale). L’indotto che si genera crea notevoli flussi economici a beneficio di molte aziende delle Capitanata, sia nell’ambito dei servizi che della produzione. Il turismo balneare è, come si dice, un mercato “maturo” in cui c'è infatti una forte pressione concorrenziale, le nicchie sono spesso occupate ed i consumatori più esigenti. In questo contesto diviene vitale la disponibilità di infrastrutture di collegamento. Perché il “miracolo” del turismo sul Gargano, fatto senza strade adeguate e tanto meno aeroporti, rischia di non aver una vita eterna. E i contraccolpi alle aziende ricettive del Gargano arrivano già da anni.   Un’aeroporto è dunque vitale per questo settore. Perché oggi il Gargano non è una destinazione che può entrare nel ventaglio delle scelte dei turisti italiani od europei. Per fare, ad esempio un week-end, i tempi di arrivo sono inconciliabili con le esigenze dell’utenza! Altro che destagionalizzare…. Solo chiacchiere… e distintivo per qualche politico in cerca di palcoscenico.   E proprio i flussi del turismo, se opportunamente intercettati dal “Gino Lisa”, possono costituire la garanzia economica per quello scalo. Così, per fare quella “programmazione” di cui si parlava prima è indispensabile confrontarsi con le imprese del settore turistico in modo da rispondere davvero alle richieste del mercato. Per essere chiari: basta con l’idea di creare voli da Foggia verso destinazioni antieconomiche e senza prospettiva di mercato, pur di farsi belli. Abbiamo già dato:  basta ricordare le esperienze fallimentari del passato!