Il Gargano disse che

Olio/ La Puglia in ripresa limita i danni. “Ma ora è necessario difenderlo dai falsi”. La Provincia di Foggia dovrebbe esportar


Olio/ La Puglia in ripresa limita i danni. “Ma ora è necessario difenderlo dai falsi”. La Provincia di Foggia dovrebbe esportare quest’anno il 18,5% della produzione StampaEmail 
  Andamento in calo delle esportazioni di olio extravergine pugliese nei primi sei mesi dell’anno. La provincia di Foggia dovrebbe riuscire a esportare il 18,5% della produzione, contro il 56,9% circa della provincia di Bari mentre la Bat rappresenta solo il 6,7% dell’export regionale. È quanto riferisce la Col­diretti commentando i dati sulle esportazioni diffusi dalla società di servizi Euroidees di Bruxelles. «Ad incidere - sottolinea l’associa­zione agricola - è stato certamente il calo della produzione di olio extravergine di oliva che a causa delle gelate del febbraio 2018 ha subito un crollo del 65-70% con punte fino al 90%». Diventa pertanto essenziale, oggi più che mai per Coldiretti «puntare sulla promozione e sulla valorizzazione dell'olio extravergine di oliva 100% italiano con particolare riguardo ad azioni divulgative per favorire la cono­scenza delle proprietà nutrizionali e saluti­stiche degli oli extravergini di qualità. Il con­sumatore associa all’olio extravergine l’immagine della terra e della casa, è un’immagine strettamente legata ai valori della provenien­za territoriale e della tipicità del prodotto che non sono clonabili perché unici ed irripeti­bili». Per questo è necessario accelerare l’iter del disegno di legge che reca le “nuove norme in materia di reati agroalimentari”, elaborato dalla commissione presieduta da Gian Carlo Caselli, magistrato e presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare - aggiunge Coldiretti Bat - a supporto dell’at­tività degli organismi di controllo che hanno uno strumento in più per contrastare frodi e sofisticazioni. Dall’introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione di 18 mesi dalla data di imbottigliamento, al riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo».