Il Gargano disse che

Agriturismi/ Puglia regina. Per l’Istat: “è la regione più dinamica”. In un anno comparto cresciuto fino al 16,5%


Agriturismi/ Puglia regina. Per l’Istat: “è la regione più dinamica”. In un anno comparto cresciuto fino al 16,5% StampaEmail 
  In Italia il settore agritu­ristico è in crescita per offerta di servizi, valore economico e turismo. E in questo contesto la Puglia è la regione più di­namica a livello nazionale e prima al Sud per numero di imprese. Lo scenario, riferito al 2018, emerge da uno studio elaborato dall’Istat sulle aziende agrituristiche in Ita­lia. Masserie, ex frantoi ipo­gei e vecchi ruderi abbando­nati, soprattutto nelle provin­ce di Lecce, Brindisi e Taran­to: lo scorso anno, secondo i dati diffusi dall’istituto di sta­tistica, gli agriturismi sono saliti a 876, ben 124 in più ri­spetto al 2017 che erano 752, con un incremento del 16,5%. La crescita del comparto in Puglia riguarda soprattutto gli agriturismi che si concen­trano sulla ristorazione. Nel 2018 sono saliti a 638, l’anno prima erano 561, con un au­mento del 13,7%. Invece per quanto riguarda la degusta­zione, in Puglia nel 2018 le strutture sono state 408 ri­spetto ai 247 dell’anno prece- dente (incremento del 65,2%). Gli agriturismi si sono tra­sformati anche in veri e pro­pri alberghi. Nel 2018 sono saliti, infatti, a 789 strutture, 102 in più rispetto al 2017 (erano 687) con un aumento del 14,896. E boom soprattutto nel Salento. Nel complesso, nonostante al Nord i numeri di strutture siano decisamen­te più alti, il Sud nel 2018 è stato il territorio più dinamico. Scrive l’Istat: «Le aziende agrituristiche segnano, ri­spetto al 2017, una lieve cre­scita (+0,996), con un saldo positivo di 209 aziende. A li­vello territoriale si registra un aumento nel Sud (+4,696), nel Centro (+1,496) e nel Nord- ovest (+1,3%) e una flessione nelle Isole (-7,696). Rimane sostanzialmente invariato Nord-est (0,5%)- Al Sud la regione più dinamica è la Puglia (+i6,5%), nel centro sono l’Umbria e il Lazio (+ 2 ) mentre nel Nord-est la cresci­ta maggiore si registra nel Veneto (+2,2%). Nel Nord-ovest a un aumento del 2,2% della Lombardia si associa una flessione del 3,2% della Valle D’Aosta. Nel Mezzogiorno le zone a maggiore densità si localizzano nella Puglia; e in particolare nella zona del Salento». Come detto sempre più numerosi gli agriturismi con de­gustazioni e ristorazioni. E anche in questo contesto la Puglia è tra le più dinamiche. Scrive ancora l’Istat: «Tra le aree più dinamiche il Mezzo­giorno (+17,4%), mentre nel Nord-ovest la crescita è del 5,4%. A livello regionale, l’au­mento più consistente si regi­stra in Puglia (+65,2%) e in Sardegna (+16,4%). Nel 2018 sono 11.649 gli agriristori (o aziende agrituristiche auto­rizzate alla ristorazione) che segnano una crescita del 2,1% rispetto al 2017. Quasi il 44% si colloca nel Nord e in parti­colare nel Nord-est (24%), cir­ca il 30% nel Mezzogiorno (il 20% nel Sud) e il 26% nel Cen­tro. A primeggiare sono Lom­bardia (con il 9,7% del totale nazionale), Emilia-Romagna (7,2%), Toscana (12,6%), Puglia (5,5%) e Sardegna (5%)». Infine più di 8 agriturismi su 10 offrono alloggio. E an­che in questo caso la Puglia si distingue per dinamicità. Concludono gli analisti dell’istat: «Le aziende con servi­zio di alloggio sono quasi l’82% del totale delle aziende agrituristiche nazionali e tra il 2017 e il 2018 aumentano dell’1,3%. Per oltre il 40% sono localizzate nel centro Italia (grazie alla Toscana che da sola assorbe quasi il 23% del totale) e per il 26,9% nel Nord- est (circa il 14% solo nella Pro­vincia autonoma di Bolzano). Come per la degustazione an­che per l’offerta di alloggi, la Puglia è la regione più dina­mica (+14,8% rispetto al 2017)». Salvatore Avitabile Corriere mezzogiorno