Regione/ L’assessore Loredana Capone rassicura le imprese turistiche pugliesi: non saranno lasciate sole
StampaEmail "L'emergenza Coronavirus è uno tsunami di proporzioni inaudite che ha coinvolto i cittadini italiani e pugliesi, e oramai di tutto il mondo. La situazione è grave dal punto di vista sanitario ed anche dal punto di vista delle ricadute negative sul piano economico, ma siamo tutti in prima linea per affrontare insieme la situazione. “Già dal 28 febbraio con il Presidente Emiliano abbiamo chiesto al Ministro Franceschini 1’ estensione a tutti i territori della sospensione di Iva, Irpef, Imu, Tasi, di rate e mutui, del versamento dei contributi previdenziali, l’accesso, per le imprese, a partire da quelle del turismo più danneggiate, agii ammortizzatori sociali ordinari e/o in deroga. Stiamo negoziando con il governo le misure relative al blocco e/o rinvio delle procedure esecutive per recupero crediti nei confronti delle imprese del settore; blocco degli sfratti relativi ai contratti di locazione dei luoghi dello spettacolo; accesso facilitato al Fondo di garanzia delle PMI per sostenere 1’accesso al credito delle imprese del settore, prevedendo un corrispondente incremento delle risorse a disposizione; istituzione di un Fondo di garanzia c/o la Cassa Depositi e Prestiti per sostenere le imprese del settore che continuano ad operare, pur nelle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, anche attraverso la possibilità di cedere i crediti di imposta vantati nei confronti dello Stato in favore dei soggetti bancari, assicurativi e degli intermediari finanziari; definizione in norma delle limitazioni per la diffusione del Covid-19 come causa di forza maggiore per gli inadempimenti contrattuali degli operatori economici; interventi di indennizzo e contributi a fondo perduto alle imprese e ai lavoratori autonomi che abbiano subito danni rilevanti diretti, in termini di mancati incassi da disdetta delle prenotazioni e/o ex tra -costi derivanti dalla ricalendarizzazione degli eventi; utilizzo dei fondi e delle risorse comunitarie per immettere liquidità nel settore, prevedendo lo snellimento delle attuali procedure ai fini di un rapido impiego delle risorse disponibili, anche attraverso una rimodulazione degli interventi già programmati e la eventuale possibilità di posticipare la rendicontazione dei fondi strutturali della programmazione 2014-2020; assegnazione alle Regioni di quote ulteriori del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014- 2020 nella disponibilità dei Ministeri e non ancora assegnate agli Enti territoriali, ovvero attivazione sin da subito del FSC 2021-2027. ) E siamo adesso in attesa della risposta del Governo che si attende per venerdì.