Sistema alberghiero di Puglia a rischio collasso. Federalberghi: “Nessun provvedimento dall’assessorato.
StampaEmail Gli albergatori pugliesi non possono e non devono essere lasciati soli in questo difficile momento. La Regione Puglia deve mettere mano a provvedimenti e azioni di sostegno a questa categoria che, al pari di tante altre, sta attraversando un momento drammatico determinato dall’emergenza Coronavirus". Il consigliere regionale Gianni Liviano scende in campo dopo aver ascoltato le doglianze del comparto alberghiero “che, mi dicono, registra cancellazioni dal 30% al 50% per mancati arrivi, mentre per la fascia delle strutture 2/3 stelle, che vive principalmente del turismo scolastico, i mancati arrivi toccano il 100%. “La Federalberghi - dichiara il presidente Francesco Caizzi - nell'unica riunione del 3 marzo scorso nella sede dell'assessorato al Turismo, ha riferito a chiare lettere le pressanti urgenze del comparto alberghiero: a) sostegno al reddito in qualunque forma per i lavoratori dipendenti, che comporta un costo contenuto per la Regione; b) erogazione alle aziende alberghiere dei finanziamenti giŕ deliberati per il PIA Titolo 11, a costo zero per l'ente. Dopo 20 giorni di violenta crisi perdurante, nullačaccaduto. Anzi, la protervia e la disonestŕ intellettuale del politico di turno ha abusato del suo modello comunicativo per divulgare solo propaganda elettorale. Un'azione gravissima, soprattutto in tempi di crisi violente ed emergenza nazionale. Sono stati definiti interventi urgenti solo alcuni pannicelli caldi che non stanno impedendo la chiusura delle aziende alberghiere e il licenziamento del personale. Molto poco, per non dire niente, rispetto alla drammatica prospettiva, ormai reale purtroppo, di assistere al crollo dell'intero sistema alberghiero, fulcro del turismo pugliese che nel 2019 ha impattato per 6,5 miliardi sui consumi finali, coinvolgendo, direttamente e indirettamente, nella filiera ben 135.000 addetti. Le nostre aziende hanno bisogno immediatamente della garanzia dell'intervento del fondo integrazione salariale e della cassa integrazione”.