Turismo/ Da una parte l’attesa dei provvedimenti governativi, dall’altra la delusione verso la Regione Puglia
StampaEmail L’impatto del CoViD19 sull'economia della Capitanata appare particolarmente pesante. La comunità scientifica ha risposto in maniera decisa, ma c’è anche un’economia, soprattutto turistica, che deve andare avanti e non si riesce ancora a capire come potrà farlo. I tassi di occupazione nelle strutture aperte sono bassi, ma il tema rilevante più immediato è quello connesso alla mancanza di flussi turistici nel periodo che va da fine marzo alla prossima Pasqua. I network internazionali danno dell’Italia un’immagine non favorevole. E questo è qualcosa che produce risultati drammatici, soprattutto nell’ambito dell’accoglienza turistica. Mariella Nobiletti, presidente della sezione Turismo di Confindustria, interpellata dall’Attacco, spiega che “la situazione venutasi a creare ci preoccupa parecchio. In virtù delle disdette arrivate sin qui e del fermo ai quale siamo costretti, possiamo ritenere compromesso il lavoro che si sarebbe svolto nei periodo pasquale e, più in generale, di quelli che sono i primi mesi durante i quali lavoravamo in misura accettabile” L’imprenditrice di Vieste si augura che nessuno sottovaluti le disposizioni ricevute e ritiene che “Ci resta da sperare che tutti restino a casa per davvero, per poter uscire prima possibile da questo momento e per poter recuperare almeno dal prossimo giugno". “Le maggiori difficoltà, in questo momento, sono quelle degli alberghi - aggiunge - che lavora(va)no con i gruppi. La stagione è compromessa e le aziende saranno fortemente provate, se non si prenderanno i giusti provvedimenti in materia economica. Domani (oggi, per chi legge) dovrebbe arrivare il decreto con tutti gli strumenti necessari". La speranza della presidente della sezione Turismo di Confindustria è “che siano misure intelligenti e che siano ben calibrate, perché noi, in questo momento, abbiamo bisogno innanzitutto di liquidità. Non so se questo potrà essere inteso”. E le aspettative si basano sul fatto che “come Confindustria ci siamo mossi sia a livello regionale che nazionale. Nel primo ambito sono state recepite tutte le nostre richieste. Insieme all’Ordine dei dottori commercialisti abbiamo stilato un documento preciso e dettagliato con l'elenco di tutto quello che è necessario. Resta da vedere, però, cosa sarà colto". “E’ sicuramente una questione che riguarda il turismo ma è anche qualcosa che riguarda tutti i comparti. Ci attendiamo misure ad ampio raggio-spiega - perché non servirebbe a nulla salvare un solo comparto, mentre tutti gli altri non hanno la possibilità di muoversi e di continuare a lavorare, per esempio. E’ una situazione generalizzata che coinvolge tutte le categorie, non una sola. Il turismo è trasversale: viene alimentato da tutti i comparti economici e, a al contempo, li alimenta”. Mariella Nobiletti è soddisfatta dalle azioni che sta mettendo in campo la Regione perché l’assessora Capone e il presidente Emiliano si sono comportati in maniera egregia e penso che abbiano fatto tutto il possibile di quello che è nelle loro competenze, rinviando addirittura il pagamento delle bollette dell’Acquedotto Pugliese. Ora tocca ai livelli nazionali dare il colpo più importante per l’economia, perché gli interventi più urgenti e fondamentali sono quelli che risiedono in capo al governo. Mi auguro, perciò, che siano precisi e puntuali, altrimenti la vedo difficile”. Gino Notarangelo, presidente di Federazione Alberghi della Confcommercio Foggia e titolare dell’Hotel Gattarella a Vieste, la pensa del tutto diversamente e si prefigura “un disastro colossale, perché non c’è solo l’azienda che perde il proprio fatturato ma ci sono migliaia di persone che lavorano nell’indotto e che rischiano di non poter lavorare. Occorre restare a casa e limitare le uscite, serve essere responsabili e fare sacrifici da subito, senza ulteriori temporeggiamenti o compromessi. Vedo, invece, ancora troppa gente in giro: chi va alla Posta, chi va a comprare la lampadina, chi fa la spesa tutti i giorni, chi sbriga altre faccende. Tutto ciò non è responsabile”. Misure compensative? No, secondo Notarangelo. “Il danno economico non si può ammortizzare: quello che è perso, è perso. Le camere di albergo non sono risorse che si possono stipare in un magazzino, se sono vuote non puoi recuperarle successivamente. L’assessora Capone avrebbe dovuto muoversi prima. L’unica cosa buona, il codice identificativo, è stata rinviata e poi? Lei ha pensato solo ai musei e, nel frattempo, ha chiuso l’80% degli alberghi business di tutto il territorio pugliese. Terremo nel debito conto questi ritardi e le negligenze che lamentiamo, quando sarà finito questo periodo. Il problema pandemico implica la salvaguardia della salute collettiva e se davvero vogliono esserci d’aiuto, lo facciano risolvendo questo problema sanitario, prima di ogni altra cosa. Mi aiuti, invece, non facendomi pagare la bolletta dell’Acquedotto? Cosa me ne faccio, in considerazione del fatto che le strutture sono vuote e non c’è consumo di acqua corrente?" Il presidente FederAlberghi Foggia è molto più morbido verso le istituzioni a Roma e pensa “che il governo stia facendo quello che può, ma dobbiamo essere noi tutti, in prima persona, a responsabilizzarci ulteriormente per far passare questo periodo buio. Si sospendano tutti i pagamenti - la sua richiesta - e, domani, vedremo come dilazionarli, visto che oggi non abbiamo la possibilità di pagare nulla se non i beni di prima necessità utili a fronteggiare la situazione creatasi”. Basterebbe posticipare i pagamenti o sarebbe preferibile eliminarli del tutto? “Non ritengo possibile cancellarli, perché il servizio pubblico ha bisogno di andare avanti. Come non pensare, a questo proposito, a tutti i medici, gli infermieri e il personale sanitario: chi e come li dovrebbe pagare, altrimenti?” l’Attacco