Il Gargano disse che

Coronavirus, continua il pugno duro di Nobiletti: "Lo facciamo per la salute di tutti noi"


Coronavirus, continua il pugno duro di Nobiletti: "Lo facciamo per la salute di tutti noi" StampaEmail 
  Continua il pugno duro del sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti per contrastare l'emergenza sanitaria. Da oggi è vietato: --- l'utilizzo di parchi e luoghi aperti al pubblico (lungomari e litorali, ville comunali, parchi, giardini e piazze comunali); --- la chiusura all'utenza del Cimitero comunale, al fine di evitare assembramenti di persone consentendo l'ingresso solo per le tumulazioni programmate e per i lavori di manutenzione straordinaria;  --- non è consentito il passeggio e lo svolgimento di attività di ludico - ricreativa all'aperto, resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, comunque entro e non oltre duecento metri dalla stessa e nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona; è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale comprese le seconde case utilizzate per vacanza;  --- il divieto d'ingresso nel territorio comunale ai venditori ambulanti al dettaglio provenienti da altri Comuni;  --- è possibile attendere alle esigenze primarie degli animali d'affezione per il tempo strettamente necessario e comunque in aree contigue ai propri residenza, domicilio o dimora ovvero nel raggio di 200 metri;  --- chiusura di tutti gli uffici comunali, salvo il garantire l'adempimento di tutti gli atti urgenti indifferibili. I servizi essenziali saranno erogati su richiesta ai numeri di telefono resi disponibili sul sito istituzionale;  --- le uscite per gli acquisti essenziali, ad eccezione di quelle per i farmaci, vanno limitate ad una sola volta al giorno e ad un solo componente del nucleo familiare. La decisione è stata adottata poiché, nonostante le indicazioni di evitare qualsiasi forma di aggregazione e forme di assembramento anche all'aperto, si sono verificati affollamenti nei giardini, nelle piazze, sugli arenili e sui lungomari pubblici comunali. Inoltre nonostante le indicazioni che gli spostamenti sono ammissibili solo nei casi previsti di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, molte persone non rispettano tali indicazioni.