Il Gargano disse che

ITALIA L’Aquila: la fiaccolata a 10 anni dal terremoto, 2019 (Ansa) L’Aquila: la fiaccolata a 10 anni dal terremoto,


ITALIA L’Aquila: la fiaccolata a 10 anni dal terremoto, 2019 (Ansa) L’Aquila: la fiaccolata a 10 anni dal terremoto, 2019 (Ansa) Foto 1 di 25 Coronavirus. 11 anni da sisma L'Aquila, cancellata fiaccolata. Stasera luci su balconi e finestre Alle 23.30 in Piazza Duomo verrà acceso, da un vigile del fuoco, un braciere posizionato nei pressi della Chiesa di S.Maria del Suffragio. Dopo l'accensione, le autorità entreranno in chiesa. Il prefetto renderà omaggio alle lapidi commemorative delle vittime del terremoto nella Cappella della Memoria Tweet 05 aprile 2020 Ancora sono impresse nella nostra mente le immagini delle fiaccolate che nel corso di questi 11 anni si sono susseguite a L'Aquila per ricordare le 309 vittime del tremendo sisma che colpì - nella notte tra il 5 e il 6 aprile - il capoluogo abruzzese e molti dei paesi vicini. Ma quest'anno - a causa a causa delle rigide misure restrittive legate all'emergenza del Coronavirus - la fiaccolata non si potrà tenere. E allora questa sera - per una commemorazione inedita e unica - l'invito a tenere accesa una luce accesa sui balconi o alle finestre. L'Anci rivolge l'invito a tutte le famiglie sull'intero territorio nazionale. Alle 23.30, ci sarà una cerimonia con tre autorità, che su mandato dei Comitati dei familiari delle vittime, rappresenteranno il sentimento della popolazione colpita dalla tragedia del 6 aprile 2009. Ci saranno lo Stato, rappresentato dal prefetto, Cinzia Torraco, il Comune dell'Aquila con il sindaco Pierluigi Biondi, e il primo cittadino di un paese del cratere sismico, Francesco Di Paolo di Barisciano. Il sindaco Biondi ha proclamato per domani la giornata di lutto cittadino e ha rivolto un appello a tutti gli italiani affinché esprimano "la partecipazione al lutto in ricordo delle vittime, anche illuminando, nella notte fra il 5 e il 6 aprile, i balconi o le finestre degli edifici". L'invito è stato raccolto dal presidente nazionale dell'Anci, Antonio Decaro, che lo ha girato a tutti i sindaci d'Italia. "Oggi come ieri - ha dichiarato il sindaco Biondi - viviamo un dramma terribile. La triste ricorrenza del terremoto, quest'anno, oltre che essere un doveroso omaggio ai lutti di 11 anni fa, va intesa come un momento di profonda partecipazione e vicinanza alle vittime di questi giorni, a causa dell'infausta epidemia del coronavirus, e alle loro famiglie". Alle 23.30 in Piazza Duomo verrà acceso, a cura di un vigile del fuoco, un braciere posizionato nei pressi della Chiesa di S.Maria del Suffragio. I momenti della breve cerimonia saranno ripresi e resi disponibili sulla pagina internet ufficiale del Comune dell'Aquila e sui relativi canali social dell'ente. Dopo l'accensione, le autorità entreranno in chiesa. Il prefetto renderà omaggio alle lapidi commemorative delle vittime del terremoto nella Cappella della Memoria, mentre il sindaco Biondi pronuncerà una breve allocuzione a ricordo delle vittime nella contingenza dell'epidemia. Sarà presente il cardinale Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo dell'Aquila, che subito dopo celebrerà la funzione religiosa, rigorosamente a porte chiuse. Sospiri: "Ricordo abbraccerà Italia" "Quest'anno il ricordo del sisma aquilano abbraccerà l'intera Italia". A sottolinearlo è il presidente del Consiglio d'Abruzzo, Lorenzo Sospiri, a poche ore dall'undicesimo anniversario della tragedia del 6 aprile 2009. E aggiunge: "Non dimenticheremo mai quei giorni di sofferenza che oggi purtroppo coincidono con un virus che sta mietendo ancora tante, troppe vittime". Arcivescovo Petrocchi: "Virus non zittisce memoria vittime" "La commemorazione dell'anniversario del terremoto in questo periodo è avvolta da un velo di tristezza aggiunta. Tuttavia, l'allerta da coronavirus non riuscirà ad ammutolire la memoria del rovinoso sisma del 2009: la Città affiderà la sua voce ai 309 rintocchi di campana che, nella notte, ricorderanno le vittime del terremoto. Questi suoni, mesti e solenni, intendono abbracciare con la loro eco anche il dolore di tutte le famiglie che hanno perso i loro cari, spesso in circostanze strazianti, a causa del micidiale contagio". Così l'arcivescovo metropolita dell'Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, nel messaggio per l'undicesimo anniversario del terremoto dell'Aquila. Curcio: "Bene ricostruzione privata, indietro pubblica" Sul fronte della ricostruzione, Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento CasaItalia sottolinea come quella privata stia dando dei buoni risultati. E spiega: "Abbiamo una differenziazione importante tra l'ufficio del comune dell'Aquila rispetto agli altri territori: sul capoluogo siamo a un 70% di ricostruzione fisica, e confidiamo che in 3-4 anni termineremo, anche se l'emergenza legata al coronavirus potrebbe influire anche su questi processi, mentre fuori siamo a un 50%, una differenza dovuta alla complessità di approvare piani di numerosi comuni con caratteristiche anche storiche molto diverse tra loro". ''Sulla ricostruzione pubblica invece - lamenta Curcio - siamo indietro, perché in effetti si scontano una serie di problematiche tipiche delle costruzioni e ricostruzioni del mondo pubblico, come le procedure di gara, i ricorsi, e qui abbiamo una situazione invertita: gli interventi con importi minori hanno procedure più semplici, mentre quando l'importo diventa rilevante il sistema soffre un po' di più". Ad oggi, ricorda Curcio, ''abbiamo risorse stanziate per 17,7 miliardi, assegnate per 16,4 e abbiamo ancora 1,3 miliardi che devono ancora essere assegnati, un piccolo serbatoio che in qualche modo ci consente di venire incontro alle esigenze di ricostruzione". - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/media/LAquila-terremoto-3dfe7521-f978-42ca-a0d0-12835df9ffb2.html