Il Gargano disse che

Peschici - CNA FOGGIA: “TRE ORDINANZE CONTINGIBILI ED URGENTI PER LA LINEA ROSSA DEL PANE”


Peschici - CNA FOGGIA: “TRE ORDINANZE CONTINGIBILI ED URGENTI PER LA LINEA ROSSA DEL PANE”   Stampa Email  
  (Riceviamo e pubblichiamo) --------- CNA Foggia esprime sconcerto per come sta evolvendo la sbalorditiva questione della zona rossa del pane artigianale nel comune di Peschici. Il Sindaco di Peschici, unico caso in ltalia, è ormai giunto all'inverosimile numero di 3 ordinanze contingibili ed urgenti per bloccare il trasporto a Peschici del solo pane artigianale (quello industriale può essere trasportato senza problemi) mentre quello di Peschici viene normalmente portato nei paesi limitrofi. CNA ha coinvolto il Prefetto sulle prime due ordinanze, mentre i produttori hanno presentato ricorso al TAR ottenendo la sospensiva delle stesse non solo per vizio di forma, ma anche perchè il TAR ha intravisto nell'azione promossa dal Sindaco il rischio di minare la rete commerciale delle imprese interessate. Chiaramente concedendo la sospensiva il TAR ha anche valutato la sussistenza del rischio sanitario contingibile ed urgente in essere nel Comune di Peschici ritenendolo insussistente. Diversamente mai avrebbe sospeso l'ordinanza. Non contento il Sindaco ha ritenuto di dover rispondere alla decisione del TAR annullando le ordinanze sospese ed adottato con correzioni formali una terza ordinanza che mantiene l'obiettivo: vietare il trasporto a Peschici del pane artigianale proveniente da altri comuni. Con questo comunicato non intendiamo più entrare nel merito del provvedimento. Lo stesso verrà impugnato al TAR e verranno valutate altre iniziative per garantire i produttori. Ci preme invece lanciare un grido di allarme che vuole anche essere un invito al Sindaco di Peschici a recuperare la moderazione che ha sempre contraddistinto la sua azione di governo. Il potere di ordinanza contingibile ed urgente è tra i piu' elevati esistenti nell’ordinamento. Con esso il Sindaco, in quanto autorità sanitaria locale, o responsabile della sicurezza collettiva, ordina per periodi ben definiti azioni che intervengono sulla vita di singoli cittadini. Per questo l'adozione di un'ordinanza di questo tipo è confinata a specifici casi e deve essere istruita con l'acquisizione di dati tecnico-sanitari.Con questo potere non si può giocare e soprattutto non si può calpestare l’azione degli organi di controllo, che ne valutano proprio gli elementi di sussistenza. Un atteggiamento di questo tipo trasmette al cittadino un senso di impotenza e di volontà prevaricatrice da parte di chi pro tempore ricopre un incarico. Siamo sicuri che non è questo a muovere l'azione del Sindaco, ma se non si recupera la moderazione nell’adozione degli atti , saranno in tanti a pensarlo. CNA chiede al Sindaco dl revocare l'ordinanza n. 37; dl sospendere ogni altra azione in attesa della decisione definitiva del Tar nel merito del provvedimento; chiede al Prefetto di Foggia di intervenire per ridare fiducia alle imprese interessate da questa assurda vicenda che ci auguriamo finisca quanto prima. Antonio Trombetta, Direttore Provinciale Cna Foggia