Il Gargano disse che

Coronavirus e vacanze estive, le regole delle Regioni: steward al mare e braccialetti anti-assembramenti


Coronavirus e vacanze estive, le regole delle Regioni: steward al mare e braccialetti anti-assembramenti   Stampa Email  
  Le Regioni si stanno organizzando in maniera diversa per garantire la sicurezza in spiaggia. In Veneto si realizzeranno postazioni di 50 mq in riva al mare, in Campania termoscanner per chi accede alle spiagge, numero chiuso in Sardegna.Steward per controllare le spiagge, alberghi con locali dove rispettare il distanziamento, percorsi montani da esplorare con le guide con la possibilità di trovare rifugi in regola, camping con postazioni «lontane»: le Regioni si organizzano per i mesi estivi. Fiaccate economicamente sul settore turistico, rilanciano con offerte e soprattutto regole severe per contenere il contagio da coronavirus. Consapevoli che potrebbero dover contare esclusivamente su un «turismo autoctono» se i dati sulla curva epidemica dovessero spingere il governo a non concedere la possibilità di spostarsi da una Regione all’altra.  In Veneto «case in spiaggia» Sulle spiagge ci si è già organizzati con postazioni di 50 metri quadrati che possono consentire alle famiglie di avere una “casetta” in riva al mare. Negli stabilimenti ci saranno percorsi dedicati, sanificazione (non solo di bagni, docce e ambienti comuni ma anche di ombrelloni, sdraio e lettini), divieto di stazionamento. Per prenotare l’ingresso e la propria postazione si potrà usare internet oppure il telefono, in modo da evitare le file agli ingressi.  In Emilia campeggi e lettini a domicilio  La data di riapertura non è stata ancora decisa ma per chi pensa a un’estate in campeggio, le associazioni di categoria giurano di essere pronte. Monica Saielli di Assocamping e Franco Vitali di Faita hanno già chiesto al ministero del Turismo di discutere al più presto un calendario: «Intendiamo aprire campeggi e villaggi turistici con tutti gli accorgimenti gestionali, organizzativi e strutturali che rendano sicuri il lavoro dei nostri collaboratori e la permanenza dei nostri ospiti. Le misure proposte interpretano al meglio le esigenze e le richieste di sicurezza che saranno fondamentali per affrontare la fase 2. Campeggi e i villaggi turistici sono tipicamente caratterizzati da grandi spazi, aperti e chiusi, individuali e collettivi, e da un elevato rapporto ospite-mq disponibili (almeno 30 metri quadri per ospite e 120 per ogni nucleo familiare o equipaggio formato da quattro persone)». Sulle spiagge si pensa invece di consentire il pranzo direttamente sotto l’ombrellone – che dovrà essere a distanza di sicurezza dagli altri – per evitare file e assembramenti nei punti di ristoro. Per chi invece preferisce prendere il sole in terrazza o in giardino, a Rimini ci si sta organizzando per la consegna dei lettini direttamente a casa.Steward in Liguria Il governatore Giovanni Toti è stato tra i primi ad autorizzare i trasferimenti per la manutenzione delle barche e adesso annuncia: «L’accesso alle spiagge libere durante l’estate è un problema di cui stiamo dibattendo proprio in queste ore. Non sarà facile, occorrerà certamente mettere degli steward, delle persone che controllino gli accessi. Non possiamo impedire che le persone possano andare al mare e di farlo anche gratuitamente. Mi immagino di poter far andare anche i turisti nelle spiagge liguri magari non nelle prossime settimane ma a partire da giugno. Le spiagge le ritengo una delle preoccupazioni minori: siamo all’aria aperta, sono ventilate, la sabbia e l’acqua del mare sono germicidi potenti, i raggi del sole sono un disinfettante». Termoscanner in Campania Spiagge e isole della Campania sono tra le mete più ambite dai vacanzieri. Sulla costiera amalfitana e nel Cilento si sta pensando si sta pensando di contingentare gli ingressi nelle spiagge affidando ai vigili i controlli sui tratti «liberi». Non a caso il sindaco di Maiori ha già garantito che «non ci saranno tratti di arenili incustoditi». A Ischia si pensa invece di creare delle piattaforme galleggianti gestite direttamente dagli stabilimenti che possano ospitare 2/3 persone con lettini e protezione per il sole.Il braccialetto nel Lazio Il litorale laziale rischia di essere molto affollato e per questo numerose località stanno pensando di creare un sistema che attraverso una «app» possa consentire di prenotare il proprio posto in spiaggia e un «braccialetto» che segnali eventuali assembramenti. Tutte le spiagge avranno ingressi a numero chiuso e distanziamento garantito sia sull’arenile, sia nei punti di ristoro che dovranno seguire le regole di bar e ristoranti, dunque almeno due metri tra i tavoli e un metro dal bancone. Tampone nel Salento  Il governatore spera di poter consentire l’ingresso nella Regione a chi arriva da fuori ma se così non sarà ci sarà comunque una circolazione di persone e dunque non è escluso che si possa far sottoporre a tampone i vacanzieri. Il governatore Michele Emiliano spiega: «Abbiamo bisogno che le aziende balneari ci aiutino a fare controlli, a fare distanziamento e a gestire anche i tratti di spiaggia libera».  La difesa della Sardegna  Niente plexiglas e difesa delle spiagge perché «le nostre spiagge non consentono camminamenti «sanificati» perché avrebbero un impatto devastante su un ecosistema già fragile. E dunque sulle spiagge libere ci sarà un numero “chiuso” mentre i controlli saranno effettuati con i droni e i vigili tra i bagnanti.Alberghi in Alto Adige  Un’ordinanza ha già disposto la riapertura degli alberghi in Alto Adige per il 25 maggio e saranno previste numerose iniziative anche nella speranza di attrarre i turisti stranieri. Anche se c’è la consapevolezza che «almeno in una prima fase certamente si tratterà solo di un turismo locale, 100% altoatesino». Sono previsti percorsi in montagna e itinerari da seguire grazie alle guide alpine. Il Cai ha in mente programmi personalizzati e alloggi nei rifugi in alta quota. Fiorenza Sarzaninicorrieredellasera