Il Gargano disse che

PESCHICI, LA STORIA DI MATTEA LIBERATO: COLPITA DA ICTUS E RELEGATA IN UNA STRUTTURA DI RODI SENZA L'AFFETTO DEI CARI


PESCHICI, LA STORIA DI MATTEA LIBERATO: COLPITA DA ICTUS E RELEGATA IN UNA STRUTTURA DI RODI SENZA L'AFFETTO DEI CARI   Stampa Email  
  Colpita da ictus, curata e salvata a Casa Sollievo della Sofferenza e poi trasferita presso il Centro di Riabilitazione Madonna della Libera di Rodi Garganico per la lunga riabilitazione. Fin qui tutto normale, se non fosse per il fatto che la signora Mattea Liberato, 77enne di Peschici da una settimana non può usufuire dell'affetto dei famigliari, fermati da un'ordinanza regionale che impedisce l'ingresso nelle strutture RSA a causa dell'emergenza Covid-19. Il figlio, Gianni Ranieri, operatore turistico e presidente della squadra di calcio Atletico Peschici, si è rivolto a tutti per ottenere almeno un permesso speciale per vedere sua madre. "Non me lo permettono perchè c'è un'ordinanza della Regione ben precisa che vieta l'ingresso a noi parenti in struttuure sanitarie come quella di Rodi. Fatemi il tampone - ha raccontato - ma fatemi vedere mamma. Lei ha bisogno del nostro affetto, è l'unica cura che può far stare bene mia madre. La sento solo al telefono ed è spaesata non sa dove e con chi si trova. Ci cerca, ha bisogno di noi figli come noi abbiamo bisogno di lei.  A questo punto era meglio che rimaneva a San Giovanni dove era consentito l'ingresso ai parenti. Speriamo che qualcuno legga questo mio sfogo e comprenda il mio stato d'animo".