Il Gargano disse che

Foggia/ Il Policlinico corre verso i ricoveri zero. Leggero aumento di ricoveri nel week end, ma tendenza ok.


Foggia/ Il Policlinico corre verso i ricoveri zero. Leggero aumento di ricoveri nel week end, ma tendenza ok. Guariti due ospedalieri   Stampa Email  
  Verso il traguardo «zero contagi» da Coronavirus al Policlinico di Foggia, da giorni si accarezza il trionfale annuncio che chiuderebbe un’esperienza che ha messo a dura prova la capacità di reazione della sanità foggiana negli ultimi quattro mesi. Per la verità la leggera impennata di ricoveri nel fine settimana (da tre a 8 in Malattie infettive, da tre a 4 in Pneumologia) sposta più in avanti l’obiettivo che la direzione generale negli ultimi giorni, sulla base di un trend in ormai costante diminuzione da due settimane, vede comunque a portata di mano. La tendenza sembra infatti essere quella suggerita dai dati quotidianamente registrati dalla Protezione civile: in Capitanata l’ultimo caso positivo risale al 21 giugno, cui è seguita la scossa dei due decessi il 30 giugno (anche ieri zero casi). Tuttavia non c’è più una linea di continuità fra contagi e decessi che aveva percorso fin dall’inizio della pandemia la provincia più tartassata di Puglia che conta ad oggi 157 morti e 1.169 contagiati. Con i nuovi tamponi previsti già da questa mattina i numeri potrebbero riavvicinarsi alla soglia agognata del “Covid free”, tenuto conto che un paziente ha lasciato l’ospedale venerdì e che due dipendenti ospedalieri, asintomatici positivi, sono da considerarsi “guariti” secondo quanto dispone l’Organizzazione mondiale della Sanità (dopo dieci giorni di ricovero e tampone negativo), ma non il ministero della Salute che ritiene necessario il secondo tampone negativo prima di autorizzare le dimissioni. Nel frattempo procedono al Policlinico i controlli sierologici sul personale interno e sui dipendenti delle imprese del subappalto che lavorano stabilmente all’interno delle strutture ospedaliere. Siamo ormai quasi alla conclusione del secondo giro su circa 4mila persone dell’indagine sierologica che si effettua attraverso il prelievo di sangue. Un’indagine in cui crede molto il direttore generale Vitangelo Dattoli, poichè consente di seguire i livelli di contagio del singolo individuo e quindi in un certo senso di tracciare l’infezione da Covid. La soglia pur vicina da “Covid free”, non farà tuttavia perdere di vista al Policlinico i rischi di un’emergenza ancora pienamente in atto, come testimoniato dall’aumento di contagi in Lombardia, Veneto e in Emilia Romagna. Si va avanti piuttosto verso una riorganizzazione ospedaliera che presuppone la presenza di reparti Covid stabilmente strutturati nelle singole unità operative, mentre finora si è dovuto rincorrere un’emergenza che ha indotto ad esempio la direzione del Policlinico a sottrarre spazio alle Chirurgie per fare posto a due nuovi moduli su quattro di Terapia intensiva (ora la situazione è stata ripristinata). La nuova impostazione dell’emergenza avrà a Foggia nell’ospedale Colonnello D’Avanzo la sua sede operativa, argomento affrontato venerdì scorso a Bari durante un vertice con il presidente e assessore regionale alla Salute, Michele Emiliano. «La prospettiva sulla quale stiamo ragionando - afferma il dg Vitangelo Dattoli - riguarda la creazione di un presidio di 150 posti letto, con tutte le specialità presso l’ospedale D’Avanzo storica sede delle pneumologie. In questo sito proporremo in maniera tecnica di allocare l’offerta delle malattie infettive e sviluppare, sin da subito delle terapie sub-intensive e di rianimazione, ma anche reparti operatori e le principali diagnostiche così da evitare di riproporre cesure all’interno dell’ospedale che, da una parte sono sempre pericolo di contagio, dall’altra interrompono o rallentano la normale vita di un ospedale».   Massimo Levantaci gazzettamezzogiorno