Carpino in FOLK, seconda edizione l’8 e 9 agosto.
Stampa Email Torna per il secondo anno Carpino in Folk, la manifestazione nata ad agosto 2019 nel centro garganico per sostituire lo storico Carpino Folk Festival, organizzato per oltre due decenni dall'omonima associazione che un anno per forti contrasti con l’ente comunale e problemi organizzativi decise di staccare la spina. La due giorni è fortemente voluta dal sindaco Rocco Di Brina, che già lo scorso anno si prodigò per mantenere la tradizione in paese. Ora, nell'estate del post Covid, la musica popolare con canti e balli animerà per il borgo garganico. “Anche quest'anno, nonostante il persistere dello stato di emergenza sanitaria il Carpino in Folk si farà”, assicura Rocco Di Brina - Sarà una due giorni di eventi e musica nel quale ci si dà appuntamento con i suoni della tradizione nel pieno rispetto della normativa anti Covid. Abbiamo fortemente voluto riproporre la manifestazione per non interrompere la tradizione che già lo scorso anno rischiava di venire meno a causa del venirmene dei tradizionali organizzatori del Carpino Folk Festival. I posti a sedere saranno circa ottocento. L'ottima riuscita dell'edizione dello scorso anno ci ha spinto a dare seguito alla kermesse, evitando comunque di dare la possibilità agli spettatori di creare assembramenti. Pertanto abbiamo predisposto delle sedute che permetteranno di assistere agli eventi in maniera tranquilla”. Quanto agli eventi, Di Brina fa sapere di non aver predisposto un cartellone estivo, che (a parte il Carpino in Folk) ha previsto l'annullamento delle tradizionali sagre, mantenendo, invece, una serata letteraria. Ottimista il sindaco a proposito del progetto My Gargano, che unisce 13 Comuni della Montagna del sole ed è stato presentato nei giorni scorsi con l’ambizione di una promozione turistica unica, sotto un solo brand. ”E' uno strumento attraverso il quale il Gargano tutto può trarre dei benefici di carattere turistico-economico. La creazione di un brand è la dimostrazione concreta che quando gli amministratori del territorio si mettono a tavolino per concertare politiche ragionate, si riesce a trovare una soluzione condivisa facendo sistema”, sostiene Di Brina. Sul ruolo di Carpino nel neonato sodalizio tra Comuni, il sindaco piddino non si sbilancia, preferendo mantenere un profilo basso, ma dicendosi comunque lusingato della posizione assunta dalla sua vicesindaca Caterina Foresta, coordinatrice del coordinamento dei Comuni. “Sono felice ed orgoglioso del fatto che la nostra vice sindaca sia stata scelta come coordinatrice dei lavori e delle trattative. Il nostro comune avrà lo stesso peso degli altri centri, senza alcune velleità prevaricatrici”. Parimenti soddisfatto della conferma per l'edizione 2020 del festival di musica popolare da lui diretto si dice il musicista Antonio Pizzarelli. “Quest'anno la nostra kermesse sarà in edizione limitata, saranno due giorni di appuntamenti concentrati l'8 e il 9 agosto", fa sapere Pizzarelli a l’Attacco. “Sarà un festival diverso da quello dell'anno scorso e degli altri anni. Partiremo con uno spettacolo teatrale musicale dal nome Viaggi a Sud, a cura della Bottega dell'attore in collaborazione con il gruppo Pasta nera jazz Project avente a tema la storia contadina del Gargano con un bel sottofondo musicale con le ballate di Matteo Salvatore rivisitate. Seguirà poi una produzione del Carpino in Folk, dal nome Canti e suoni della tradizione, che vedrà tanti interpreti. Chiuderà lo spettacolo il gruppo La maschera, band cantautorale campana vincitrice anche di importanti premi. Nella seconda giornata, invece, la programmazione prenderà nuove forme con il progetto Gargano Urbano. La tradizione folk verrà rivisitata in maniera contemporanea, passando dal canto rurale per giungere al jazz e hip-hop. Il tutto a cura di due artisti di Monte Sant'Angelo, Bernardo e Michele Bisceglia e di Rino Locantore, musicista lucano. Infine spazio al sound cubano con Leydis Mendez Y Carrettera Central. Abbiamo cercato di colmare un vuoto assumendo il coordinamento di una rassegna ricca di tradizioni che non poteva cadere nel vuoto e nell'oblio. La passione per la mia terra e la musica mi hanno spinto a raccogliere il testimone e a dare vita ad una nuova kermesse", conclude il giovane musicista carpinese. l’attacco