Il Gargano disse che

NOTIZIE UTILI/ Pensionati di “importazione” meno tasse se scelgono il sud. Nonni obblighi verso i nipoti. Da settembre 2021


NOTIZIE UTILI/ Pensionati di “importazione” meno tasse se scelgono il sud. Nonni obblighi verso i nipoti. Da settembre 2021 lo SPID diventa obbligatorio.   Stampa Email  
  Per attirare pensionati nelle regioni meridionali arriva per tutti, compresi gli italiani che si sono trasferiti all’este­ro, la fiat tax al 7%. Si applicherà alle persone fisiche non residenti, titolari di redditi da pensione erogati da sog­getti esteri, che trasferiscono la pro­pria residenza in Italia. L’Agenzia delle entrate ha stabilito che si applica nei comuni fino a 20.000 abitanti di Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basi­licata, Abruzzo, Molise e Puglia e in quelli colpiti dal sisma del 24 agosto 2016, del 26 e 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017 con un massimo di 3.000 abitanti. La fiat tax del 7% si applica per un totale di 10 anni, a tutti i titolari di pensioni di ogni genere ed assegni equiparati erogati da soggetti esteri. Non conta la Nazionalità: anche un pensionato italiano, residente all’este­ro e titolare di pensione estera potrà fruire della tassazione di vantaggio. Da settembre 2021 lo SPID, sistema pubblico d’identità digitale, lo stru­mento unico per l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione, di­venta obbligatorio. Servirà per acce­dere ai servizi della PA, dall’INPS fino all’Agenzia delle Entrate. Con lo SPID, tramite il proprio usemame e pas­sword, si potranno effettuare preno­tazioni sanitarie, iscrizioni a scuola o l’accesso ai servizi Online dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS. Lo SPID pre­vede tre diversi livelli che consentono di accedere ai servizi online: servizi essenziali; servizi che richiedono un grado di sicurezza maggiore; servizi che prevedono l’utilizzo di ulteriori so­luzioni di sicurezza e di dispositivi fi­sici (ad esempio smart card) che ven­gono erogati dal gestore dell’identità. Per richiedere e ottenere le credenziali SPID bisogna essere maggiorenni e avere un indirizzo e-mail; il numero di telefono del cellulare usato normal­mente; un documento d’identità valido (uno tra: carta d’identità, passaporto, patente, permesso di soggiorno); la tes­sera sanitaria con il codice fiscale. I documenti richiesti dovranno essere fotografati o scansionati durante la re­gistrazione e allegati al form da com­pilare e inviati agli otto identity pro­vider autorizzati a rilasciare lo Spid. Turismo: al via i rimborsi in luogo dei voucher. Con l’approvazione del Decreto Bilancio sa­rà possibile accedere a un fondo statale in caso di fallimento o insolvenza, ma lo stesso potrebbe essere insufficiente. Il Parlamento ha, infatti, predisposto un fondo dedicato, con una dotazione di 5 milioni di Euro per il 2020 e 1 milione per il 2021. 1 rimborso si limiterà ai voucher emessi in relazione a presta­zioni offerte da «vettori o operatori tu­ristici» e potrebbe escludere le strut­ture ricettive. L’indennizzo è ricono­sciuto nel limite della dotazione del fondo quindi molti cittadini potrebbe­ro essere esclusi dallo stesso. Il rego­lamento europeo prevede, invece, l’ob­bligo di rimborsare i biglietti entro set­te giorni dalla cancellazione. In molti casi, invece, stando alle nuove dispo­sizioni i cittadini dovranno aspettare il termine previsto prima di rientrare in possesso di quanto speso, rimborso che può arrivare, secondo i casi, a dodici o diciotto mesi. Ai nonni, in qualità di diretti ascen­denti dei genitori, spetta l'obbligo di contribuire al mantenimento dei ni­poti se il padre e la madre non riescono a fare fronte a tutte le spese necessarie per le cure del figlio. Ad affermarlo è la Cassazione. La Corte sottolinea che l’obbligo primario di mantenere i figli grava sui genitori, per cui se uno dei due non vuole o non è in grado di prov­vedere in tale senso, l’altro deve as­sumersi per intero tale onere. Sussi­diario e subordinato a questo, c’è poi l’obbligo degli ascendenti dei genitori di provvedere. Complice la crisi determinata dalla pandemia è aumentato notevolmente il numero delle famiglie che ricorrono al banco dei pegni o ai «compro oro» per ottenere la liquidità necessaria ad ar­rivare a fine mese. Secondo alcune sti­me tale ricorso è aumentato del +46% rispetto al periodo pre-Covid. Per evi­tare truffe o raggiri è necessario con­trollare le quotazioni euro dollaro e quelle dell’oro tenendo conto che un oncia pari a 31,1 grammi. Queste ope­razioni fissano la quotazione media dell’oro a 50,95 Euro il grammo. Una volta scelto il rivenditore più vantaggioso, è consigliabile pesare sempre 1’oro che si intende vendere e impegna­re. Brescia e Lecce, dopo Atalanta, Ca­gliari, Genoa, Inter, Lazio, Milan, Ju­ventus, Roma e Udinese sotto la lente d’ingrandimento dell’Antitrust. I pro­cedimenti sono scattati in seguito al mancato accoglimento dell'invito alle due società, con cui l'Autorità ha ri­chiesto di rimuovere dalle rispettive condizioni contrattuali le clausole che avrebbero potuto risultare vessatorie. In pratica le suddette società non avrebbero provveduto al rimborso di quota parte dell'abbonamento in caso di chiusura totale o parziale dello sta­dio , nè risarcito il danno qualora tali eventi siano direttamente imputabili alla società. Wind Tre e Iliad dovranno pagare, ri­spettivamente, una multa di 17 milioni di euro e di 800 mila euro. L’ha stabilito il Garante della Privacy. Wind Tre è ritenuta colpevole di aver trattato illecitamente i dati degli abbonati. Gli utenti, infatti, si sono lamentati di aver ricevuto sottoscrizioni a offerte pro­mozionali, effettuate però senza alcun consenso, tramite sms, mail, fax, te­lefonate e chiamate automatizzate. Il più delle volte, gli utenti hanno dichia­rato di non essere stati messi nella condizione di poter esercitare il diritto di revoca o di opposizione al tratta­mento dei dati ai fini di marketing. L’Autorità ha vietato a Wind il trat­tamento dei dati acquisiti senza con­senso. La società Iliad. È stata multata perché la compagnia carente sotto altri punti di vista non ha tutelato le mo­dalità di accesso dei propri dipendenti ai dati di traffico. Diffidare delle App per ottenere i bonus del decreto rilancio. Adiconsum fa proprio l’appello del Ministero dell’Ambiente e invita a usare solo il sito ufficiale del Ministero per inviare la domanda per il bonus bici. Il Mi­nistero dell’Ambiente e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno stabilito che il documento da produrre per ottenere il bonus è lo scontrino “parlante”, ovvero quella ri­cevuta che riporta codice fiscale e tipo di prodotto acquistato.