Il Gargano disse che

RegionaliPuglia/ In corsa 1.300 candidati parte il valzer delle liste.


RegionaliPuglia/ In corsa 1.300 candidati parte il valzer delle liste.   Stampa Email  
  Esclusi i 6 aspiranti governatori, so­no 1.300 i candidati in corsa per i 48 seggi in Consiglio regionale (gli altri due sono del presidente elet­to e del secondo tra i candidati alla presidenza). Sempre che partiti e coalizioni confermino a mezzo­giorno di sabato prossimo quanto annunciato alla vigilia, il governa­tore uscente Michele Emiliano, che schiera 14 liste e che da ieri con­ta anche sul sostegno del Pri, spera ancora nell’accordo con il M5S. Ha rimandato di qualche ora l’avvio della campagna, programmato per lunedì 17 agosto in attesa di un cenno pentastellato. Ma la sfidante grillina, Antonella Laricchia, non perde occasione per gelare ogni possibilità di dialogo. In un po­st su Fb ha rispedito al mittente, (il Pd), ogni avance: «Ci stanno pro­vando, ancora ieri ho ricevuto pres­sioni pesanti, prima mi offrono di essere sistemata a vita o poltrone comode, poi minacciano di estro­mettermi comunque, in qualche modo. Ma chiaramente non hanno compreso che in Puglia c’è un po­polo in marcia, che spazzerà via, lo­ro e i loro tentativi di accordicchi, che stanno tentando di portare avanti anche con Roma, ricevendo continui no come risposta. Io inve­ce vi invito ancora una volta a un “patto di resistenza”». L’alternati­va, per Emiliano, è l’appello al voto disgiunto per recuperare ciò che gli rosicchia la candidatura renziana di Ivan Scalfarotto, per distacca­re lo sfidante meloniano, Raffaele Fitto, che a destra trova come av­versario Pierfranco Bruni, il candi­dato del Msi-Fiamma tricolore sponsorizzato dall’ex ministra e sindaca di Lecce, Adriana Poli Bor­tone. Ma nel centrodestra, questa non è l’unica grana per Fitto. La composizione delle liste sta com­plicando non poco la costruzione del consenso nella roccaforte salentina: stanno scompaginando vecchi equilibri i 6x3 di Paolo Pa­gliaro con il simbolo de “La Puglia domani”, la lista civica di Fitto. L’e­ditore tv due anni fa era con Forza Italia, da un anno era nel board del segretario regionale della Lega, Luigi D’eramo e sarebbe stato logi­co vederlo candidato con Salvini. Invece, la Lega a Lecce schiera due pesi massimi del consenso co­me il coordinatore provinciale Gianni De Blasi e l’ex sindaco di Squinzano Mino Miccoli: farsi eleg­gere è quasi impossibile. Più facile con la civica fittiana dove però, è in corsa Renato Stabile, ex assessore provinciale a Lecce quando pre­sidente era Antonio Gabellone og­gi candidato con Fratelli d’Italia co­me il consigliere regionale uscente Saverio Congedo. Qualche fibrillazione non man­ca nemmeno in casa Lega. Alla fine non è scontato che, in caso di vitto­ria, il vicepresidente sia Nuccio Al­tieri che comunque verrebbe nomi­nato da esterno. Matteo Salvini sta mobilitando anche i parlamentari per non perdere terreno con Fratel­li d’Italia e si sta lavorando perché a candidarsi sia l’onorevole Rossa­no Sasso. Potrebbe essere lui, quin­di, il vicepresidente in caso di vitto­ria del centrodestra. Con un effet­to collaterale non di poco conto: con le dimissioni da Montecitorio, Sasso farebbe largo al primo dei non eletti nel 2018, Toti Di Mattina, il “Massimo Casanova” del Salento, gestore di numerosi lidi come quel­lo della Suina a Gallipoli, presiden­te dei balneari pugliesi della Cna e componente del cda delle Fai, già fittiano ma approdato alla Lega per i buoni uffici del senatore Ro­berto Marti. Nelle coalizioni la ricerca di liste abbordabili per essere eletti è lo sport praticato nelle ultime ore. Ed è trasversale. Le “porte girevoli” ri­guardano il centrodestra ma an­che nel centrosinistra il gioco dei veti stava per fare una vittima illu­stre: Elena Gentile. L’ex assessora della giunta regionale guidata da Nichi Vendola che nel 2019 per una manciata di voti non fu riconferma­ta al Parlamento europeo, dopo aver sfidato Emiliano alle prima­rie, rischiava di rimanere fuori dal­le liste del Pd. A Gentile il consenso non manca di certo, soprattutto nel suo territorio, la provincia di Foggia dove però rischia di com­promettere la rielezione dell’asses­sore al Bilancio Raffaele Piemonte­se e del capogruppo Paolo Campo. Per evitarle l’ennessima beffa, il partito la candida a Bari e a Lecce dove però, prova a farsi eleggere, Loredana Capone, l’assessora re­gionale al turismo. Qualche gratta­capo c’è anche per “Con” la civica di Emiliano che schiera come pun­ta d diamante l’epidemiologo capo della task force pugliese anti-Covid Pierluigi Lopalco anche se a Lecce grande favorito resta il vice sindaco Alessandro Delli Noci. Nel­la corsa ad accasasarsi con Emilia­no si è sfilato, a Foggia, Napoleone Cera: dopo la disavventura giudi­ziaria che lo ha costretto ai domici­liari per un po’, e l’attrito con l’Udc, sarà ricandidato alla Regione, ma con Forza Italia. Piero Ricci repubblicabari