Il Gargano disse che

S.Nicandro Garganico/ Paesaggi storici rurali, via all’iter per il riconoscimento degli olivastri. Progetto dell’APS Zaccagnino


S.Nicandro Garganico/ Paesaggi storici rurali, via all’iter per il riconoscimento degli olivastri. Progetto dell’APS Zaccagnino, Parco Gargano, Università Foggia e 4 Comuni.   Stampa Email  
  Il ministero per le Po­litiche agricole, alimentari e forestali ha comunicato che oggi a Roma, si riunirà l’Os­servatorio nazionale per va­lutare, tra gli altri, il dossier definitivo del Paesaggio agra­rio di olivastri storici “Feudo di Belvedere”, candidato ad essere inserito nell’apposito registro dei paesaggi storici rurali istituito nel 2012. Viene così a compi­mento il pri­mo passo es­senziale del protocollo di intesa sotto- scritto tra l’Aps “Zacca­gnino”, sog­getto capofi­la, il Parco nazionale del Gargano, l’Uni­versità di Foggia e i Comuni di Apricena, Lesina, Poggio Im­periale e San Nicandro Garganico. Il via libera all’esame del dossier da parte dell’Osserva­torio e all’auspicato definitivo riconoscimento consegue all’esito positivo del sopral­luogo effettuato il 13 luglio scorso, quando gli esperti in­caricati (un funzionario mi­nisteriale, un dirigente della Regione Puglia e una ricer­catrice del CultLab dell’Uni­versità di Firenze) hanno vi­sionato l’area del comprenso­rio “Bellumvideri” per la ve­rifica dei requisiti di ammis­sibilità. «Si tratta di un riconosci­mento che, oltre ad eviden­ziare la valenza storico, am­bientale e paesaggistica del si­to - commenta Patrizia Lusi, preside dell’Asp “Zaccagnanino” -, rappresenta un’occasio­ne importantissima per ideare e realizzare iniziative mirate allo sviluppo di una economia sostenibile del territorio, va­lorizzando gli aspetti agrotu­ristici, promuovendo la con­servazione della civiltà rurale tipica, applicando le opportu­nità offerte dalla ricerca scien­tifica alle tradizionali tecniche agricole». Non a caso l’Osser­vatorio nazionale, nella stessa seduta del 9 settembre, esa­minerà anche il disciplinare del “Marchio collettivo del Paesaggio rurale storico ita­liano”, con relativo logo, ba­sato sulla Classificazio­ne di Nizza (11.ma Edi­zione - ver­sione 2019), marchio che potrà svolge­re una funzio­ne importan­te non solo nella promozione del turismo rurale, ma anche nella valo­rizzazione delle produzioni lo­cali intimamente legate alla presenza dei paesaggi rurali tradizionali o di interesse sto­rico. Al ministro Teresa Bella­nova va rivolto un particolare ringraziamento, per aver spro­nato il ministero a concludere le istruttorie sui dieci paesaggi candidati, pur dovendo ope­rare nella complessa situazio­ne derivante dall’emergenza sanitaria nazionale; va ringra­ziato Feliciano Stoico, che ha curato il dossier e le inte­grazioni richieste dagli uffici ministeriali, insieme ad Au­gusto Ferrara ed al perito agra­rio Matteo Viggiani, rispetti­vamente direttore generale e responsabile dell’Ufficio tecni­co agricolo dell’Asp, che hanno fornito il supporto ammini­strativo e tecnico indispensa­bili per il perfezionamento del­la candidatura e per le ve­rifiche che ne sono conseguite. «Siamo convinti e fiduciosi - conclude Lusi - che l’Osservatorio nazionale confermerà la valenza e il pregio del feudo Belvedere, disponendone l’au­spicata iscrizione nel Registro nazionale dei Paesaggi storici rurali, che fungerà da sprone per tutti gli enti e le istituzioni partner dell’intesa a porre il massimo impegno e cogliere anche questa occasione nel programmare le azioni siner­giche che occorrono per la- sviluppo del territorio».