Il Gargano disse che

Monte S. Angelo/ Totaro al posto della Villani chiesta ispezione all’Ente Parco. Il cambio alla direzione scatena la polemica


Monte S. Angelo/ Totaro al posto della Villani chiesta ispezione all’Ente Parco. Il cambio alla direzione scatena la polemica politica. Chiesto l’intervento del ministro Costa.   Stampa Email  
  Mentre Vincenzo Totaro è stato chiamato alla carica di direttore dell’Ente Parco del Gargano dal presidente Pasquale Potenza (incarico già ricoperto in passato), non si arrestano le polemiche per il ben servito alla ex direttrice Villani. “Proprio ora che il Parco aveva trovato un direttore competente e che, dopo anni di silenzio, aveva messo in cantiere una serie di iniziative, giunge del tutto inaspettata la revoca dell’incarico alla neo direttrice. Siamo sorpresi e amareggiati per la decisione del presidente di rimuovere Maria Villani dopo nemmeno tre mesi dalla sua nomina. Non è mai accaduto nella storia dei parchi un episodio così grave e immotivato, riteniamo che su questa vicenda vada fatta chiarezza. Chiediamo al ministro dell’Ambiente di inviare ispettori per far piena luce sull’accaduto e sul contesto che ha portato all’allontanamento di una delle pochissime donne ai vertici di un parco nazionale”, afferma Massimo Caleo, responsabile del dipartimento nazionale Parchi Aree Protette del PD. “Solidarietà e stima a Maria Villani, donna giovane competente e con una lunga esperienza in Federparchi che è stata rimossa dall’incarico con una pec. In pratica un atto monocratico del presidente, a pochi mesi dall’insediamento, che interrompe una nuova stagione di iniziative per la rinascita e per la migliore fruizione di questa bellissima area protetta e di cui il ministro sia stato informato solo a cose fatte. Per vederci chiaro, sapere quale sia la posizione del ministro e sollecitare il ripristino dell’incarico ho presentato una interrogazione. Oltre ad essere competente, Maria Villani era una delle poche donne ai vertici di un parco italiano. La sua incredibile rimozione, per decisione esclusiva del presidente, rischia di penalizzare proprio il Parco rimasto senza organo amministrativo e conferma una drammatica realtà: l’Italia non è un paese per donne”. Sottoline la deputata LeU Rossella Muroni. “Assistiamo disgustati all’attacco politico dei 5 stelle alla presidenza del Parco del Gargano. Ogni ingerenza, compresa quella del ministro Costa, è sintomo di una grave patologia: la lottizzazione e il poltronificio”, dichiara l’europarlamentare della Lega Massimo Casanova.