Il Gargano disse che

S. Nicandro Garganico/ Il “Feudo Belvedere” entra nel Registro dei paesaggi rurali


S. Nicandro Garganico/ Il “Feudo Belvedere” entra nel Registro dei paesaggi rurali   Stampa Email  
   L’Osservatorio nazionale dei paesaggi rurali, nella riunione di mercoledì 9 settembre, ha favorevolmente esaminato la candidatu­ra del paesaggio storico rurale del feudo Belvedere, per la quasi to­talità appartenente al patrimonio della Asp Zaccagnino, di San Nica­ndro Garganico. La candidatura è stata pre­sentata nell’occasione dalla pres­idente Patrizia Lusi, accompagna­ta dal direttore generale Augusto Ferrara e dall'archeologo Feliciano Stoico, che ha redatto il relativo dossier e lo ha illustrato all’Osser­vatorio mettendone in rilievo pecu­liarità e valenze. Dopo l’annuncio del positivo esame della candidatura, la direzi­one ministeriale preposta ha comunicato l’avvenuto inserimento del feudo Belvedere sul sito istituz­ionale della Rete rurale nazionale, in attesa dell’emanazione del con­seguente decreto di iscrizione nel Registro Nazionale. Si tratta di un auspicato ed importantissimo riconoscimento, fortemente voluto dalla presiden­te dell’Asp Patrizia Lusi, che è ri­uscita così a portare a compimen­to il primo ed essenziale passo di un protocollo di intesa sottoscrit­to il 10 febbraio 2017 tra la stessa Zaccagnino, che ha assunto il ruo­lo di ente capofila, l’Ente Parco Na­zionale del Gargano, l’Università di Foggia - Dipartimento di Scien­ze Agrarie, e i Comuni di San Nicandro Garganico, Apricena, Lesi­na e Poggio Imperiale. Il feudo Bel­vedere rappresenta “un anfiteatro naturale con un ampio confine vi­sivo sul lago di Lesina e, a coro­na, il sistema dei pendìi arborati che conducono all’altopiano carsi­co dell’area più interna, attraverso valloni più o meno incisi e profon­di”; in un contesto caratterizzato dalle particolari formazioni pro­miscue di pascolo arborato per la presenza dell’olivo (ogliarola garganica), spicca l’allevamento bra­do della razza bovina podolica, in grado di fornire maggiore impul­so a filiere tradizionali le cui pro­duzioni (carne, latte e formaggi) sono oggi assai apprezzate (non­ché presidio del gusto riconosciu­to dall’associazione “Slow Food”). La significatività dell’area, ricorda la Presidente Lusi, “è legata alla persistenza storica dell’impianto rurale del tenimento teutonico di Belvedere, che vede permanere in­tegra, per otto secoli, la struttura del fondo rustico attraverso gii el­ementi agrari che lo compongono continuando a privilegiare il pas­colo. L’elevato grado di conservazione si evince dalla conservazi­one di tutti gli elementi struttura­li (muretti a secco, aree di pasco­lo, cisterne, alberi monumenta­li, mulini, grangia monastica, cor­si d’acqua, cippi confinari) che fu­rono creati nel medioevo ed anco­ra oggi sono parte integrante del paesaggio del Feudo. Non di meno sono importanti i ruderi di Santa Maria di Selva la Rocca, testimoni­anza di un passato ancora vivo nel­la memoria delle comunità locali e da recuperare alla fruizione pub­blica come bene significativo del­la storia e della religiosità popo­lare. Lusi ha sottolineato come questo riconoscimento debba es­sere uno sprone tra le istituzi­oni del territorio per agire in sin­ergia, e programmare le iniziative condivise successive a questo pri­mo traguardo. Solo così, ha rimar­cato, sarà possibile “l’effettiva val­orizzazione del sito, sotto i diver­si profili della valenza storica, ambientale, paesaggistica, della tute­la e fruizione dei beni archeologi­ci medievali legati alle vie dei pel­legrini e dei cavalieri teutonici”, e “cogliere ogni opportunità anche ai fini dello sviluppo di una economia sostenibile del territorio”, facendo risaltare adeguatamente gli aspetti agroturis­tici e puntando sulla ricer­ca scientifica legata all’ag­ricoltura per farli divenire attrattori di sviluppo. Queste azioni, ha poi sottolin­eato Patrizia Lusi, “hanno bisogno del pieno coinvolgimento del terri­torio, nelle sue più ampie espres­sioni - aziende, associazioni, stu­diosi, semplici cittadini - per poter trasformare le potenzialità offerte in concrete occasioni di crescita e di consolidamento della qualità della vita”. A breve, ha infine an­nunciato la Presidente Lusi, “sarà convocato un incontro operativo di tutti i partner per delineare il per­corso futuro da compiersi nella di­rezione indicata”.