Il Gargano disse che

Puglia Regionali/ Si va verso il riconteggio. E Italia in Comune recupera voti


Puglia Regionali/ Si va verso il riconteggio. E Italia in Comune recupera voti   Stampa Email  
  Italia in Comune chiede il riconteg­gio. Il dopo elezioni regionali si con­ferma più complicato del previsto. Al punto tale che al momento è im­possibile stabilire quali sono effettivamente tutti i 50 nuovi consiglieri regionali eletti. Il motivo è semplice: alle prime due incognite relative al­la mancata assegnazione del pre­mio di maggioranza al centrosini­stra che si ritrova con 27 consiglieri, quando invece se ne aspettava 29, e al caso della lista Senso Civico che nonostante abbia superato la soglia di sbarramento del quattro per cen­to si sia ritrovata priva di seggi e dun­que sostanzialmente fuori dall’aula consiliare, ora se ne aggiunge un al­tro. Si tratta del caso del riconteggio dei voti chiesto da Italia in Comune. La lista messa su dal partito dei sindaci - come si fa chiamare la formazione politica fondata dal sindaco di Parma, l’ex 5 Stelle Federico Pizza­rotti - ha infatti raccolto alle urne poco meno di 65 mila voti, pari al 3,87 per cento delle preferenze. In pratica sarebbero bastati circa tre­mila voti in più per superare la fatidica soglia di sbarramento che avreb­be consentito a Italia in Comune di ottenere tre seggi, eleggendo come consiglieri l’ex sindaco di Capurso Francesco Crudele a Bari, Piero Bitetti nella lista di Taranto e il segreta­rio regionale del partito Rosario Cusmai a Foggia. Una beffa che a più di un dirigen­te di partito non è andata giù, non a caso c’è chi si è messo a ricontare i voti. È quello che è successo per esempio a Foggia dove con un ricon­teggio sono spuntate fuori 142 prefe­renze in più in favore di Italia in Co­mune. Da qui la decisione di fare controlli sulle circoscrizioni di Ta­ranto, Bitonto, Capurso, Casamassi­ma, Putignano e Lecce, vale a dire quelle in cui il partito ha ottenuto al­cune fra le migliori prestazioni. “Sia­mo fiduciosi che dal calcolo dell’at­tribuzione dei voti al presidente che abbiamo richiesto possa risultare su­perata la fatidica soglia del quattro per cento” scrive in una nota il vice coordinatore nazionale del partito e sindaco di Bitonto Michele Abbatic­chio che attribuisce alla sostituzio­ne dell’ultima ora di presidenti di seggio esperti con altri preparati gli errori di calcolo verificatisi su Fog­gia. Al netto di questa partita, Italia in Comune si aspetta di ottenere un riconoscimento dal governatore Mi­chele Emiliano, non fosse altro per­ché con i 27 mila voti portati nella circoscrizione di Bari ha contribuito a aumentare il divario (oltre 100 mi­la voti) fra la coalizione di centrosini­stra e quella di centrodestra nella Città metropolitana. “Ora aspettia­mo di essere convocati dal presiden­te Emiliano per programmare i pas­si successivi — sottolinea Abbatic­chio - felici di essere stati determi­nanti ai fini della vittoria finale”. In pratica Italia in Comune si aspetta almeno un posto in giunta, così co­me se lo aspetta Puglia Solidale e Verde, l’altra lista che non ha supe­rato la soglia di sbarramento per poche migliaia di voti. Emiliano dovrà far quadrare i conti, distribuendo assessorati fra Pd, Con e Popolari (le tre liste che hanno espresso consi­glieri eletti) e cercando di non scon­tentare chi è rimasto fuori. È il caso anche di Senso Civico che attende un responso della Corte d’Appello. Qualora riuscisse a vedersi ricono­sciuta l’assegnazione di seggi, po­trebbe puntare su due posti in mag­gioranza: uno per Alfonso Pisicchio candidato a Bari e un altro fra Erne­sto Abaterusso e' Cosimo Borraccino. Antonello Cassano repubblicabari