Il Gargano disse che

NOTIZIE UTILI/ Pagamenti digitali, dal 2021 il “premio” sulle transazioni. Sconto del 40% sulla Tari


NOTIZIE UTILI/ Pagamenti digitali, dal 2021 il “premio” sulle transazioni. Sconto del 40% sulla Tari se il Comune non raccoglie i rifiuti. Non si allontanano i bambini dai nonni.   Stampa Email  
  Non solo lotteria degli scontrini e «cashback» fino a 300euro all’anno, ma anche «super cashback», una sorta di lotteria per gli habitué dei pagamenti elettronici. Dal 2021 i pri­mi 100 mila che nel corso dell’anno avranno effettuato più transazioni digitali (con carta, bonifico bancario o postale online e app) riceveranno un premio da 3.000 euro ciascuno. Per vincere non avrà alcun peso il valore delle transazioni, bensì so­lamente il loro numero. I «cashback» da 300 euro intanto, partiranno a dicembre. Le spese tracciabili effet­tuate fino a 1.500 euro al semestre verranno rimborsate per il 10% (150 euro) sul conto corrente del consu­matore. La lotteria degli scontrini prevederà dal gennaio prossimo estrazioni settimanali, mensili e an­nuali, con premi fino a un massimo di 5 milioni di euro per i vincitori, cioè quanti abbiano pagato con carta e richiesto lo scontrino alla cassa nel periodo considerato, avendo previa­mente scaricato l’app con cui col­legare la ricevuta al proprio codice fiscale e al conto corrente su cui verrebbe accreditata la vincita. Dal 1 ottobre i privati per accedere ai servizi Inps servirà lo Spid mentre tutte le imprese dovranno avere la Pec. Addio al Pin quindi, che non verrà più rilasciato dall’istituto di previdenza nazionale. L’Inps tutta­via manterrà attiva la procedura di accesso tramite Pin anche dopo il 1 ottobre 2020 per coloro che non pos­sono avere accesso alle credenziali Spid e per i soli servizi a loro de­dicati (come ad esempio i minori di diciotto anni o i soggetti extraco­munitari. Per tut­ti gli altri utenti, i Pin già in posses­so conserveranno la loro validità e potranno essere rinnovati alla naturale scadenza fino alla conclusio­ne della fase transitoria che sarà co­municata successivamente dall’Inps. Dal 15 novembre anche il Mi­nistero del Lavoro avrà lo Spid come unico strumento di accesso. E col tempo tutte le altre amministrazioni si adegueranno per arrivare entro la primavera del 2021, a una com­pleta uniformazione delle credenzia­li di accesso. Per ottenere lo Spid bisogna accedere al sito del Governo inserendo i dati anagrafici corredati di indirizzo di posta elettronica e numero di cellulare tenendo a por­tata alcuni documenti, Carta di iden­tità e codice fiscale in primis. Per la validazione dei dati occorrerà regi­strarsi presso uno degli identity pro­vider autorizzati ed elencati dopo di che si otterranno le credenziali per l’accesso a tutti i servizi della PA. Sul numero fisso di casa o addirittura sul proprio cel­lulare, chiunque può essere rag­giunto da chiama­te di operatori che per catturare 1’ at­tenzione fornisco­no informazioni che poi, ad una ve­rifica, possono ri­velarsi ingannevo­li. Cosa fare per evitare truffe? E’ buona norma dif­fidare se chi chiama non rilascia nome e codice numerico per un’eventuale identificazione succes­siva. Memorizzare il numero che ha chiamato. Contattare l’azienda di telefonia, di luce o gas che sia, per verificare se le notizie che vi sono state comunicate sono vere. Fare un’ulteriore verifica, ricontattando il numero che ha chiamato. Se il numero risulta non raggiungibile, com’è nella maggioranza dei casi, la chiamata potrebbe essere ingannevole. Sconto del 40% sulla Tari se il comune non raccoglie i rifiuti. Lo ha stabilito la Cassazione ribadendo che “la tassa è dovuta indi­pendentemente dal fatto che l'utente utilizzi il servizio di smaltimento dei rifiuti. L'omesso svolgimento, da parte del Comune, del servizio di raccolta - sebbene istituito ed atti­vato - nella zona ove è ubicato l'im­mobile a disposizione dell'utente comporta non già l'esenzione dalla tassa, bensì la conseguenza che il tributo è dovuto ma in misura ri­dotta. Nelle zone in cui non è ef­fettuata la raccolta, la Tari è dovuta in misura non superiore al 40 per cento della tariffa da determinare, anche in maniera graduale, in re­lazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta nella zona perimetrata o di fatto servita” Le famiglie dei ma­lati di Alzheimer non devono pagare le rette delle Rsa. Lo ha stabilito il Tribunale di Foggia che ha dato ra­gione al figlio di un anziano rico­verato in una residenza sanitaria assistita che si è visto notificare un decreto ingiuntivo con cui gli veniva richiesto il pagamento delle rette ar­retrate per un importo che superava i 5000 euro. Il giudice ha stabilito che non ci sono quote da ripartire tra il servizio pubblico e i familiari e che, per particolari forme di assistenza, l'onere non deve gravare sulle fa­miglie dei ricoverati e in particolare : "non si può porre in dubbio che le cure prestate alle persone affette da Alzheimer comportino la preminen­za dei fattori produttivi sanitari ri­spetto a quelli meramente assisten­ziali." “Non si allontanano i bambini dai nonni”. Lo ha stabilito la Cassazione che ha affermato il diritto dei nonni e dei nipoti ad avere un rapporto sta­bile e duraturo, aprendo le porte alla perdita della responsabilità genitoriale nei confronti di quei genitori che, spesso per rivendicazioni per­sonali all’interno della coppia, im­pediscono ai figli di conservare af­fetti così importati per la loro cre­scita. Secondo gli Ermellini “ Solo l’interesse del minore prevale sul di­ritto dei nonni ad avere rapporti con il nipote, se questi si rivelano ina­deguati o addirittura dannosi per il suo sviluppo”. L’associazione Codici ha attivato i propri legali per richiedere alla società la restituzione delle somme non dovu­te pagate a Compass, la finanziaria che inseriva obbligatoriamente il premio assicurativo nella rata men­sile del prestito, con l'effetto di in­crementare quest'ultima rispetto al­la rata del solo finanziamento. Se­condo l’Associazione bisogna garan­tire ai consumatori la libertà di scel­ta, fornendo tutte le informazioni necessarie: le caratteristiche delle polizze, la facoltà di recesso, la ge­stione della restituzione della quota parte del premio non goduto.