NOTIZIE UTILI/ Identità digitali e concorsi, le novità nell’era Covid. Cambiano le prove scritte e anche l'orale concorsi anche essere in videoconferenza. Si configura il reato di rapina se si sottrae il cellulare alla moglie.
Stampa Email Ok alle nuove modalità di rilascio delle identità digitali (Spid) mediante il riconoscimento da remoto. La procedura introdotta da Agid (Agenzia per l'Italia digitale) non prevede più la presenza contestuale dell'operatore del gestore Spid e del richiedente, che dovrà però effettuare un bonifico dal suo conto corrente. Per ottenere lo Spid con la nuova modalità, il richiedente, dopo una prima registrazione sul sito del gestore, dovrà avviare una sessione automatica audio-video, durante la quale mostrerà il proprio documento di riconoscimento e il tesserino del codice fiscale o la tessera sanitaria. Cambiano le prove scritte e anche l'orale dei concorsi pubblici che potranno anche essere in videoconferenza. Le domande di partecipazione dovranno pervenire obbligatoriamente in via telematica tramite il Sistema pubblico d’identità digitale (Spid). Per partecipare al concorso il candidato deve anche essere in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata (pec) a lui intestato. La registrazione, la compilazione e rinvio Online della domanda devono essere completati entro il trentesimo giorno, decorrente dal giorno successivo a quello di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bando per il concorso pubblico. La data di presentazione Online della domanda di partecipazione sarà certificata e comprovata da ricevuta elettronica. Le prove preselettive e scritte si svolgeranno esclusivamente in via informatica e presso le sedi decentrate, ovvero i 150 poli sparsi nelle varie regioni e che verranno anche utilizzati per altre attività, quando non si svolgeranno le prove dei concorsi pubblici ,ad esempio come luoghi di supporto allo smart working. Le commissioni esaminatrici e le sottocommissioni potranno svolgere i propri lavori in modalità telematica, garantendo comunque la sicurezza e la tracciabilità delle comunicazioni. La valutazione considererà le esperienze lavorative svolte dal candidato, le attitudini utili allo svolgimento delle mansioni e delle competenze trasversali e tecniche. Con una settimana di ritardo sulla tabella di marcia è stato finalmente pubblicato il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico che stanzia 204 milioni di euro per aiutare le famiglie con Isee fino a 20.000 euro con la digitalizzazione. Per queste famiglie è riconosciuto un contributo massimo di 500 euro, sotto forma di sconto sul prezzo di vendita dei canoni di connessione internet in banda ultra larga per un periodo di almeno 12 mesi. Il bonus dovrebbe servire a coprire eventuali costi di attivazione e la fornitura di relativi dispositivi elettronici (come ad esempio il modem), ma anche per il noleggio in comodato d'uso di un tablet o di un pc. Non è possibile richiedere il bonus esclusivamente per ottenere il tablet o il pc, è necessaria, infatti, la sottoscrizione di un contratto di connettività a banda larga non inferiore ai trenta Mbits/s. Il tablet o il pc si possono avere in comodato d'uso solo se si sottoscrive una connessione internet. Il bonus è erogato da Infratel Italia (Infrastrutture e Telecomunicazioni per l’Italia S.p.A.).Il voucher non sarà dato direttamente all'utente, come accade con altri tipi di bonus, ma potrà essere richiesto direttamente all'operatore di telefonia in fase di sottoscrizione del contratto internet. Il prossimo mese saranno pubblicate le istruzioni operative per ottenere i contributi. Si configura il reato di rapina se si sottrae il cellulare alla moglie. Lo ha stabilito la Cassazione ribadendo che “integra il reato di rapina, non quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, sottrarre il cellulare alla moglie. Non è individuabile alcuna pretesa tutelabile da parte del marito nel commettere tale gesto”. La Corte ricorda, infatti, che per integrare il reato di esercizio delle proprie ragioni è necessario che” l'autore agisca ritenendo legittima la sua pretesa o per tutelare un suo diritto contestabile giudizialmente, anche se questo non esiste”. Per ottenere il risarcimento a seguito del "colpo di frusta" non è indispensabile la radiografia, in quanto una corretta criteriologia accertativa medico-legale non si limita a considerare solo la storia clinica documentata dalla vittima ma ricorre altresì all’analisi della “vis lesiva” e della sintomatologia all’esame obiettivo, alla statistica clinica”. Lo ha stabilito la Cassazione sottolineando che per dimostrare il danno alla salute micro permanente subito a seguito di un sinistro stradale è possibile utilizzare tutti i criteri medico-legali, ovvero: l'esame obiettivo (criterio visivo); l’esame clinico; gli esami strumentali. Se si è coinvolti in un incidente stradale che abbia determinato il ferimento di altre persone, è obbligatorio fermarsi e chiunque non ottempera all'obbligo potrebbe essere punito con la reclusione da sei mesi a tre anni, oltre alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre anni. Chi, invece, non ottempera all'obbligo di prestare l'assistenza occorrente alle persone ferite è punito con la reclusione da un anno a tre anni. Anche in tal caso si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida, per un periodo non inferiore ad un anno e sei mesi e non superiore a cinque anni. Lo ha stabilito la Cassazione ribadendo che l’obbligo prescinde dalla responsabilità del sinistro che si concretizza anche nel 'fermarsi' quando si resti coinvolti in un sinistro stradale, per fornire le informazioni utili alla sua ricostruzione, tanto che l'omissione della condotta deve essere rimproverata anche al soggetto che non ne sia causa, perché fermarsi per constatare il sinistro e fornire le generalità non equivale affatto ad assumerne la responsabilità"