Il Gargano disse che

Foggia, virus isolato in neonato di 10 giorni: l'ultima frontiera della lotta alla pandemia Studio dell'Istituto Zooprofilattico


Foggia, virus isolato in neonato di 10 giorni: l'ultima frontiera della lotta alla pandemiaStudio dell'Istituto Zooprofilattico con l'ospedale Miulli, sequenziati 50 ceppi virali Redazione Foggia17 Ottobre 2020   
  AAA    L’isolamento del virus da un neonato di appena 10 giorni, risultato positivo al test biomolecolare specifico per Covid19, potrebbe aprire nuove incoraggianti prospettive nel contrasto alla pandemia. Il lavoro nasce dalla proficua collaborazione tra Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e Basilicata, con sede a Foggia e l’ente ecclesiastico Ospedale generale regionale "F. Miulli” pubblicato lo scorso 17 settembre sulla rivista scientifica internazionale IDCases dal titolo: “Sars-CoV-2 isolation from a 10-day-old newborn in Italy: a case report”. «È certamente il più giovane paziente italiano (e forse mondiale) da cui viene isolato il virus Sars-Cov2 - informa l’Istituto Zooprofilattico - e questo dato apre una serie di considerazioni sul potenziale ruolo dei neonati nella trasmissione della malattia. Questo interessante articolo scientifico - si legge - è l’ultimo, in ordine cronologico, dei traguardi raggiunti dall’Izs di Puglia e Basilicata nella lotta alla pandemia. Oltre alle analisi biomolecolari sui tamponi nasofaringei, l’Izs di Puglia e Basilicata, e nello specifico l’equipe diretta dal dottor Antonio Parisi, svolge una proficua attività di caratterizzazione dei ceppi di virus Sars-Cov2 circolanti in Puglia e Basilicata: oltre 50 i ceppi virali sequenziati e depositati nelle banche genetiche internazionali che sono consultabili gratuitamente da tutti i gruppi di scienziati del mondo impegnati nella ricerca sul Covid19. Proprio perché unico laboratorio in Puglia e Basilicata in grado di poter svolgere questo tipo di esame, il direttore generale del Policlinico di Foggia, Vitangelo Dattoli - rileva ancora lo Zooprofilattico - ha fortemente voluto la collaborazione con l’Izs per effettuare esami mirati all’isolamento del virus sui tamponi debolmente positivi finalizzati alla definizione del reale ruolo epidemiologico di questa categoria di pazienti». L’Istituto Zooprofilattico ha infatti in corso il test di sieroneutralizzazione, un tipo di esame che può essere svolto solo in un laboratorio di massima sicurezza. Questo test, diverso dal normale test sierologico, serve a definire il livello degli anticorpi che proteggono dal virus nei pazienti che hanno superato l’infezione Covid19 e che si sono resi disponibili a donare il proprio plasma per curare i casi più gravi di Covid19, altra importante collaborazione, voluta dalla presidenza della Regione Puglia, e che coinvolge il coordinamento regionale della Medicina Trasfusionale diretto dal prof. Angelo Ostuni».